ANEV e UIL hanno voluto siglare, per la terza volta, il Protocollo d’Intesa, nato nel gennaio 2008, mirato a diffondere una cultura dell’eolico e delle altre fonti rinnovabili, con particolare attenzione alle garanzie sul piano occupazionale e ai processi di qualificazione e riqualificazione professionale.
L’accordo tra le due Organizzazioni ha portato nell’ultimo biennio alla realizzazione di una serie di azioni comuni di sostegno all’eolico: a) ricerca congiunta Regione per Regione su “occupazione ed eolico da oggi al 2020”, b) iniziative nazionali a livello territoriale c) corsi di formazione generalisti e specialistici.
Dal rinnovo del Protocollo di Intesa, siglato presso la sede Confederale UIL dal Segretario Generale UIL Luigi Angeletti e dal Presidente dell’ANEV Simone Togni, scaturiranno ulteriori iniziative, con lo scopo di sostenere un settore come quello eolico che al momento impiega circa 30.000 unità e che, come messo in luce dallo studio sul potenziale occupazionale dell’eolico ANEV - UIL, potrebbe determinare la creazione di 67.000 occupati circa in totale, sia diretti che indiretti.
È necessario porre in essere delle iniziative per favorire il superamento della battuta d’arresto, dovuta alla pesante crisi, che ha investito il settore e che potrebbe mettere in discussione le stime positive relative al potenziale finora estrapolate.
Un calo vistoso dei livelli occupazionali, rispetto alle stime effettuate e ai trend di crescita dei medesimi periodi degli anni precedenti, potrebbe essere l’inevitabile conseguenza della crisi economica internazionale, ma soprattutto del protrarsi di criticità e dell’aggravarsi del quadro regolatorio delle FER in Italia, ancora in attesa dell’emissione dei decreti attuativi al D.lgs 28/2011.
Il Segretario Generale della UIL, Luigi Angeletti ha dichiarato: “L’alto costo dell’energia rappresenta un serio problema per l’economia del nostro Paese. Ogni progetto di crescita è frenato da questo fattore che rischia di vanificare anche l’impegno di quelle realtà produttive che hanno importanti progetti industriali e occupazionali.
Fino a quando continueremo a dipendere dall’estero per la produzione di energia elettrica, sarà impossibile portare a soluzione questo problema. Il risparmio energetico, da un lato, e la diversificazione, dall’altro, sono le due leve su cui agire per uscire dall’angolo. In questo quadro, le fonti rinnovabili prospettano un valore aggiunto: consentono il rispetto dei vincoli europei sulla riduzione delle emissioni.
L’energia eolica ha queste caratteristiche. Inoltre, è un’esperienza che va consolidandosi sempre più sul territorio nazionale ed è un settore che assicura soddisfacenti livelli occupazionali. Per queste ragioni, la Uil ha deciso di rinnovare il protocollo d’intesa con l’ANEV”.
Il Presidente dell’ANEV Simone Togni ha dichiarato: “Mai come in un periodo delicato come questo, caratterizzato da un forte ritardo nell’emanazione del Decreto Ministeriale sulle modalità di incentivazione delle Fonti Rinnovabili, si rende utile rinsaldare un accordo, come quello tra ANEV e Uil, che ha portato negli anni proficue sinergie.
Il settore eolico nel 2012 rischia di affrontare forti tagli dell’occupazione qualora il provvedimento in preparazione non rilanci il settore eolico. Tutto dipende dai Ministri Passera e Clini che possono rilanciare il settore accogliendo le richieste dell’ANEV di rimuovere le barriere ancora esistenti e che limitano un possibile rilancio del comparto potenzialmente in grado di creare 67.000 posti di lavoro al 2020”.