La Giunta regionale dell’Umbria ha approvato il bando per la selezione dei Piani Urbani Complessi 3 (PUC3). Il bando, che potrà contare su risorse finanziarie Fas superiori agli 11 milioni di euro, è rivolto ai Comuni con popolazione inferiore ai 10mila abitanti che, novità di questa gara, potranno presentare progetti anche in forma associata (PUC intercomunali).
I PUC3 prevedono un sistema integrato di azioni volto ad elevare la qualità del contesto urbano e dei centri storici, favorendone la riqualificazione e la “vivibilità” attraverso il recupero edilizio, il miglioramento della accessibilità, la dislocazione di servizi, l’insediamento e lo sviluppo delle attività economiche. Saranno finanziati interventi nei campi dell’edilizia residenziale, infrastrutture pubbliche, attività produttive, turistico ricettive e culturali, il marketing urbano e, nel caso di PUC intercomunali, territoriale.
Ogni PUC potrà essere finanziato nella misura massima di circa 1milione di euro, somma che sarà attribuita ad ogni Comune partecipante nel caso di PUC intercomunale. L’eventuale finanziamento regionale potrà essere utilizzato in proporzione diversa tra gli stessi comuni.
Come strumenti di riqualificazione urbana i PUC dovranno essere localizzati in centri storici degradati e spopolati o in aree urbane disgregate, carenti o prive di servizi e infrastrutture.
Il bando indica, nel dettaglio, gli obiettivi dei Piani: conseguimento di più elevati standard di tipo ambientale e di sicurezza, miglioramento della accessibilità, riqualificazione degli spazi e degli edifici esistenti, riduzione della vulnerabilità del patrimonio immobiliare pubblico e privato e del rischio sismico, insediamento e valorizzazione delle attività commerciali e degli “insediamenti” culturali, aumento della attrattività turistica, diffusione della “banda larga”, interventi “di genere”, a vantaggio di anziani, bambini e fasce svantaggiate.
La concessione dei finanziamenti sarà subordinata all’impegno al cofinanziamento dell’assegnatario, cofinanziamento che dovrà essere non inferiore al 15% nel caso di Comuni o enti pubblici e del 20% nel caso di privati aderenti al PUC. Gli incentivi alle imprese saranno riservati esclusivamente a quelle piccole e medie. Saranno possibili contributi a fondo perduto nei limiti delle disposizioni legislative e del regime “de minimis”, (massimo del 30% della spesa ammissibile documentata) e contributi in conto capitale.
I PUC3, fanno rilevare all’assessorato che si occupa di centri storici e riqualificazione urbana, sono strumento essenziale per i piccoli comuni, costretti spesso ad assistere impotenti allo spopolamento e al degrado delle aree centrali che, oltre a contribuire all’”identità” delle città, quasi ovunque in Umbria, contengono elementi e strutture di grande pregio storico, architettonico e ambientale.
Il bando approvato consente inoltre, per la prima volta nell’esperienza dei PUC, di finanziare Piani intercomunali e offre quindi la possibilità di incentivare la collaborazione tra istituzioni nell’affrontare problemi comuni su scala più larga e quindi in maniera più uniforme ed efficace.