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Un polo dell’innovazione nell’Area ex Aermacchi: la rinascita del design

Lavori pubblici di
Ordine degli Architetti di Varese e Accademia di Mendrisio - quarta conferenza del Progetto Diploma

Nell’ambito del Progetto Diploma dell’Accademia di Mendrisio non poteva mancare, tra le zone di interesse, quella dell’ex Aermacchi, area simbolo di quella che è definita la “provincia con le ali” dove sono nate e si sono sviluppate le radici dell’industria aeronautica con nomi come Caproni, Aermacchi, Agusta, Siai Marchetti, Secondo Mona.

In quella che è stata la quarta delle sei conferenze che accompagnano l’iniziativa, protagonisti sono stati i lavori degli studenti coordinati dall’architetto Antonio Citterio. Il tema non poteva essere altro che la progettazione di un centro di eccellenza del design. Fonte d’ispirazione, i vecchi capannoni abbandonati dell’ex Aermacchi.

«A volte nelle trame delle preesistenze industriali troviamo la giustificazione di schemi progettuali futuri - spiega il presidente dell’Ordine Architetti varesino, Laura Gianetti -. Il progetto è davanti ai nostri occhi e non ce ne accorgiamo. È con questo atteggiamento progettuale che gli studenti dell'accademia si sono impegnati nella progettazione dell'area ex Aermacchi. Di grande qualità progettuale gli elaborati che sono stati presentati».

Il progetto delineato dall’architetto Citterio, molto articolato e complesso, nasce da alcune considerazioni legate alla deindustrializzazione del territorio, fenomeno che caratterizza non soltanto le nostre zone ma che si estende a livello nazionale ed europeo e che, nel suo aspetto positivo, costituisce l’occasione per “ridisegnare” le città.

«La storia industriale del territorio, lunga e importante, ci ha ispirato un progetto di respiro più ampio - spiega Antonio Citterio -. Anziché limitarci alla progettazione di un museo, abbiamo pensato ad un polo di eccellenza del design per l’industria. L’esperienza ci insegna che il design è profondamente legato all’humus industriale, senza il quale non ha ragione di esistere».

Ed ecco che sullo schermo si delinea quello che è un vero e proprio campus dell’innovazione, dove trovano spazi adeguati le scuole tecniche di formazione, lo studentato, la progettazione… La Varese Futura prende forma.