1. Home
  2. Notizie e Mercato
  3. Una piazza per “ricucire” la città

Una piazza per “ricucire” la città

Professione di
Ordine degli Architetti di Varese e Accademia di Mendrisio - L’architetto Mario Botta all’ultima conferenza del Progetto Diploma

Varese, Villa Ponti - «Noi abbiamo fornito gli strumenti, l’Accademia di Mendrisio ha, per così dire, portato gli ingredienti, ora tocca alle istituzioni apparecchiare la tavola varesina e cogliere questa irripetibile opportunità per la nostra città - così il presidente dell’Ordine Architetti di Varese, Laura Gianetti -. E vista la presenza in sala dell’assessore Binelli, invoco letteralmente l’Amministrazione varesina affinché si adoperi per tradurre in fatti concreti le proposte e la ventata di aria nuova portata dal Progetto Diploma dell’ateneo ticinese».
 
Serata conclusiva di un percorso, quindi, quella organizzata a Villa Ponti con l’architetto Mario Botta, direttore dell’Anno di Diploma e fondatore con Aurelio Galfetti dell’Accademia stessa, che ha delineato una sorta di “chiosa” del fermento progettuale che nei mesi scorsi ha animato la nostra città, protagonista e tema centrale dei lavori degli studenti ticinesi.
 
«Seguire più di cento studenti al lavoro sullo stesso territorio è stato un modo per individuare una poliedricità di soluzioni e di idee, di punti di vista - ha spiegato Mario Botta -. Molti dei progetti elaborati inducono riflessioni molto più ampie, che vanno oltre la zona interessata e coinvolgono la città intera, con richiami e rimandi alla sua storia». Ed è proprio questa, secondo il direttore dell’Anno di Diploma, la sfida che dovremo vincere nei prossimi anni, vale a dire il recupero della memoria dei luoghi. In quest’epoca caratterizzata dalla rapidità di diffusione delle notizie e delle informazioni, un grande pericolo è rappresentato dall’oblio. Poiché la velocità è direttamente proporzionale all’oblio, quanto più è elevata, tanto più si rischia di perdere frammenti sempre più importanti del nostro passato.
 
Piazza della Repubblica è vista dall’architetto ticinese come una sorta di “grande vuoto”, un tassello importante situato tra la collina e la città che lascia un ampio margine agli strumenti di progettazione per una “ricucitura urbana”. Poche le anticipazioni trapelate sui progetti messi a punto dagli studenti dell’atelier dedicato a questa zona centrale di Varese oltre che per le altre aree trattate nel corso del ciclo di conferenze.
 
L’attesa si concentra quindi sulle critiche di fine anno, che si terranno dal 31 maggio all'11 giugnoall’Accademia di Mendrisio. Ogni giorno gli studenti di uno (o più) atelier presenteranno davanti alla commissione giudicatrice e all'architetto Botta i progetti elaborati.