L'Assessorato delle attività produttive, energia e politiche del lavoro della Regione Valle d'Aosta informa che il Consiglio regionale ha approvato, nella seduta di ieri, giovedì 25 settembre 2014, il nuovo Piano Energetico Ambientale Regionale. Il PEAR è lo strumento di pianificazione in materia di energia con finalità di indirizzo e di programmazione fino al 2020.
"Con l’approvazione di questo documento - sottolinea l’Assessore Pierluigi Marquis - la nostra Regione si è dotata di un importante strumento di indirizzo per migliorare la sostenibilità ambientale, diminuendo le emissioni nocive in atmosfera. La riduzione dei consumi, raggiungibile in particolare attraverso interventi di riqualificazione energetica delle abitazioni, potrà consentire anche consistenti risparmi per le famiglie".
Gli interventi di piano sono definiti a partire dalle direttive europee e delle vigenti norme a livello nazionale, con la finalità di soddisfare quanto stabilito dal Decreto Ministeriale del 15 marzo 2012, il cosiddetto decreto di Burden Sharing, che ha posto in capo a ciascuna regione un obiettivo di raggiungimento della quota di energia da fonti rinnovabili in rapporto al consumo lordo finale. Per la Valle d’Aosta tale obiettivo è pari al 52,1 per cento, valore virtuoso e ambizioso se rapportato ad esempio al dato nazionale del 17 per cento, ma che tiene in considerazione la consistente produzione idroelettrica del nostro territorio.
Il nuovo PEAR definisce, partendo dall’analisi della situazione energetica attuale, uno scenario che prevede azioni volte alla riduzione dei consumi, quali la realizzazione di interventi di isolamento degli edifici o di sostituzione degli impianti termici, e allo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili.
A tal fine, sono stati presi in considerazione i progetti in corso di definizione o realizzazione sul territorio regionale e i possibili sviluppi nell’ambito del risparmio energetico degli edifici, dei relativi impianti termici e dello sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili. Sono stati quindi calcolati i contributi che possono essere apportati dalle diverse tecnologie, per valutarne l’incidenza sul raggiungimento degli obiettivi.