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Varato il Piano casa contro il disagio sociale

Lavori pubblici di
Siglata l’intesa, promossa da Ance, tra operatori delle costruzioni per la realizzazione dell’iniziativa


E’ stato siglato, negli scorsi giorni, il Protocollo d`intesa promosso dall`Ance allo scopo di dare attuazione e favorire la realizzazione del Piano casa varato dal Governo, e inserito nell’art.11 del decreto legge 25 giugno 2008 n.112, facente parte del pacchetto “Manovra finanziaria 2009″.

Obiettivo del Piano è quello di superare in maniera organica e strutturale il disagio sociale e il degrado urbano derivante dai fenomeni di alta tensione abitativa, mediante l’incremento del patrimonio immobiliare ad uso abitativo attraverso l’offerta di alloggi di edilizia residenziale, da realizzare nel rispetto dei criteri di efficienza energetica e di riduzione delle emissioni inquinanti, con il coinvolgimento di capitali pubblici e privati.

L’accordo, presentato dall’ Associazione Nazionale dei Costruttori, è stato ben accolto dalle associazioni rappresentative dei diversi sistemi imprenditoriali del settore delle costruzioni (Ancab-Legacoop, Ancpl-Legacoop, Federabitazione-Confcooperative e Agci-Abitazione).

Con questo accordo le associazioni firmatarie del Protocollo si candidano a essere interlocutori privilegiati di Governo, Regioni e enti locali nel raggiungimento degli obiettivi del Piano varato dall`Esecutivo che punta a dare risposte concrete ai problemi abitativi delle fasce meno abbienti della popolazione.

Il provvedimento, sollecitato già da molto tempo, ha una forte valenza innovativa proprio per la funzione di coniugare alle finalita` sociali, rappresentate dalla casa, importanti obiettivi di riqualificazione e rigenerazione urbana, mirati al miglioramento della competitivita` e della qualita` della vita nelle nostre citta`, affidando ai privati un ruolo fondamentale nella realizzazione degli interventi.

L’intesa, quindi, nasce proprio dall’intento, degli operatori delle costruzioni, di contribuire in modo decisivo e concreto alla rapida e efficace attuazione del Piano .

Il Protocollo di intesa e`, infatti, mirato a mettere a disposizione dei decisori pubblici la vasta rete imprenditoriale del settore che, oltre ad essere diffusa in maniera capillare sul territorio, rappresenta l`unica in grado di offrire un insieme complesso di saperi e di esperienze in materia di interventi sul territorio e di progettualita` urbana tali da renderla attore primario dei processi di trasformazione e di rigenerazione urbana.

L’obiettivo delle associazioni aderenti al Protocollo,quindi, quello di creare un ``sistema``, mettendo a disposizione il proprio consolidato know how in materia di riqualificazione e rilancio delle citta` per garantire la qualita` e l`efficacia degli interventi.

Ma a fronte del ``patto`` proposto al Governo, alle Regioni e agli enti locali, il grande impegno che le associazioni che hanno aderito al Protocollo di intesa intendono assumere e` quello di svolgere un ruolo di ``operatore globale``, finalizzato alla promozione di progetti di sviluppo del territorio attraverso la progettazione, la realizzazione, il mantenimento in efficienza, la gestione e la valorizzazione delle iniziative di riqualificazione urbana e di edilizia abitativa lungo il loro intero ciclo di vita.

Si tratta, di una decisione ad ampio raggio e che richiede un forte impegno degli operatori, ma ne sottolinea anche la forte determinazione delle imprese del settore delle costruzioni a rendersi protagonisti nella realizzazione di un Piano fortemente condiviso e da lungo tempo atteso.

Proprio per questo gli operatori delle costruzioni garantiscono inoltre, con la firma dell`accordo, l`impegno a costruire reti fra piu` soggetti intorno ad un progetto unitario stabilendo rapporti e collaborazioni anche con soggetti specializzati in operazioni finanziarie; a rispettare le competenze a livello istituzionale e operativo; a gestire la governance del processo, dalla proposta alla progettazione fino al reperimento dei finanziamenti e alla successiva realizzazione e gestione; a mantenere alta la qualita` della progettazione, tenendo conto della sostenibilita` ambientale e sociale dell`intervento e a garantire la gestione, l`ottimizzazione dei costi di realizzazione e il mantenimento in efficienza e in qualita`, attraverso l`adeguamento nel tempo, del bene realizzato.