Veneto, presentato a Conegliano il Piano Casa

Lavori pubblici di Marco Zibetti
L’assessore all’urbanistica e alle politiche per il territorio Renzo Marangon ha ribadito i due principali aspetti innovativi, il premio di cubatura e la riduzione delle procedure burocratiche

Credo che prima della scadenza del 30 ottobre la quasi totalità dei Consigli comunali del Veneto avranno discusso e adottato il Piano Casa e di questo ringrazio veramente tutti quei sindaci che hanno collaborato all’applicazione di un provvedimento nato con il solo scopo di sostenere l’economia e in particolare il settore edilizio che più di altri soffre gli effetti dell’attuale crisi”.

Lo ha ribadito l’assessore all’urbanistica e alle politiche per il territorio della Regione del VenetoRenzo Marangon intervenuto a Conegliano, assieme all’assessore regionale alle politiche degli Enti LocaliFlavio Silvestrin, alla presentazione a professionisti, tecnici, amministratori e cittadinanza del Piano Casa.

Dopo aver ricordato cosa prevede la legge regionale, Marangon ha ribadito che il provvedimento contiene due aspetti veramente innovativi, rappresentati il primo dal premio di cubatura dato a chi demolirà e ricostruirà la propria abitazione, il secondo dall’aver ridotto al minimo le procedure burocratiche, limitate alla sola presentazione della VIA, dando così tempi certi dell’inizio dei lavori.

A questo proposito Marangon si è detto preoccupato dal fatto che proprio la paura di una burocrazia che nella legge non c’è rischia di frenare le grandi opportunità date dal Piano Casa. Marangon ha poi precisato che molti uffici tecnici e molti professionisti hanno la tendenza ad interpretare in modo restrittivo la legge 14/09.

A questo proposito l’Assessore ha invitato gli Ordini e Collegi professionali ad avviare al più presto dei corsi di formazione, proprio per “alfabetizzare” chi si dovrà occupare dei progetti di ristrutturazione.

Non si tratta di un provvedimento urbanistico, ma di una legge per sostenere un settore particolarmente colpito dalla crisi, anche se indubbiamente – ha sottolineato – avrà effetti urbanistici. Abbiamo fatto una legge per aprire il più alto numero possibile di cantieri, mettendo meno vincoli possibili e dando una interpretazione molto estesa del concetto di prima casa e consentire così a tante famiglie di usufruire del bonus prima casa”.

E riferendosi proprio alle restrizioni inopportune poste all’interpretazione del Piano Casa, l’Assessore ha precisato che sbaglia chi pretende il piano aziendale per gli aumenti volumetrici degli edifici posti in zona agricola, perché la legge non lo prevede.

Marangon ha poi ricordato l’ulteriore opportunità, questa in termini finanziari, offerta dalle Casse di Risparmio del Veneto e dalla Cassa di Risparmio di Venezia, che hanno messo a disposizione delle famiglie e delle imprese venete un plafond di 500 milioni di euro a sostegno del Piano casa. “E’ una soluzione – ha sottolineato l’Assessore– che rappresenta quell’aspetto finanziario che noi, come Regione, non avevamo potuto inserire nella legge, perché non avevamo le risorse necessarie”.

Nel concludere il suo intervento Marangon, pur dichiarandosi fiducioso nel pensare che quasi tutte le amministrazioni comunali adottino il piano entro la data prevista del 30 ottobre, ha invitato i Consigli ad una collaborazione istituzionale. “E’ una decisione che molte famiglie, moltissimi artigiani e altrettante imprese attendono ed è una decisione che non va a favore di questa o quella parte politica, ma va solo ed unicamente a favore dell’economia veneta”.


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