Anche se la Cina è un territorio molto vasto, fino ad oggi gli scambi commerciali con le imprese italiane avevano interessato solo le aree industriali maggiori e più sviluppate, dove si è deciso di delocalizzare la produzione e utilizzare la sede locale come propulsore. Si produce in Cina, con materiali e manodopera cinese e quello che si vende è un prodotto cinese, pensato per il mercato cinese, che di italiano ha solo il marchio.
Non è stato così per Aertecnica, che in Cina ha aperto solo una filiale commerciale e logistica. Le centrali aspiranti del sistema Tubò vendute e installate in Cina sono tutte prodotte in Italia: l’unica differenza è il cavo elettrico.
La crescita e sviluppo economico della società cinese si è estesa di recente anche nelle zone rurali, dove stanno sorgendo ex novo centri residenziali e commerciali di grandi dimensioni destinati ad accogliere l’affluenza di numerosi abitanti provenienti dalle campagne che, dedicandosi ai settori dell’industria e dei servizi, daranno vita a nuove e imponenti metropoli nel giro di pochi anni.
Lo conferma la fornitura di sistemi aspirapolvere centralizzati di Aertecnica che ha interessato diverse regioni.
In quest’ultimo anno, nella sola provincia di ShanDong, Tubò è stato installato in 200 appartamenti a Jinan, in 47 appartamenti a JiNing e in un complesso residenziale con ben 254 impianti a Weihai.
Sempre quest’anno, hanno montato una centrale Tubò 50 abitazioni di Pechino, 1526 appartamenti ad Harbin, nella provincia di Heilongjiang e 448 ad Hangzhou nella provincia di Zhejiang.
Un record che non ha precedenti per la factory di Cesena, come testimoniano le parole del presidente Daniele Golinucci.
“Quando siamo entrati nel mercato cinese, siamo stati guardati con diffidenza. Abbiamo incontrato imprenditori edili che non ci consideravano all’altezza, altri che quando pensavano al Made in Italy non andavano oltre la moda, il design o il cibo. Altri ancora ci hanno cinicamente proposto, con l’unico obiettivo di abbattere i costi, di produrre direttamente in Cina. Noi abbiamo deciso di proseguire sulla nostra strada, continuando a produrre unicamente in Italia, a Cesena in particolare, curando la qualità di ogni singolo aspirapolvere centralizzato, pensando al benessere delle persone che lo utilizzano e al rispetto dell’ambiente in cui vivono. Oggi posso dire con grande soddisfazione che chi ci ha guardato con sospetto all’inizio, ora si fida di Aertecnica. E in questo momento difficile per il nostro paese, è per tutti noi un motivo di orgoglio sentirsi ripetere da un numero sempre crescente di imprenditori cinesi che la nostra capacità produttiva, il talento innovativo e la cura del dettaglio sono unici al mondo”.