Approvato all’unanimità il bilancio d’esercizio 2010 e rinnovati i vertici dell’istituto Catas di San Giovanni al Natisone. Roberto Snaidero, nominato alla presidenza della Federlegno-arredo passa il testimone a Michele Bressan, un giovane imprenditore di San Giovanni al Natisone.
Classe 1970, Michele Bressan è presente nell’azienda di famiglia che opera nell’ambito dei trasporti ferroviari. Presidente dal 2005 del Gruppo Giovani Imprenditori dell’Associazione piccole imprese di Udine, componente del cda del Consorzio Friuli Formazione e del Comitato imprenditoria giovanile della Camera di Commercio di Udine, in questi anni ha maturato l'esperienza necessaria per cogliere il testimone di un ruolo al quale intende imprimere impulso e propositività. “Nel congratularmi con Roberto Snaidero per la prestigiosa carica alla presidenza nazionale della Federlegno arredo, afferma Bressan, desidero ringraziare l’assemblea per la fiducia accordatami. Essere alla presidenza del Catas - aggiunge - rappresenta per me una grande sfida per proseguire nel processo di sviluppo del maggiore istituto per la ricerca e la certificazione nel settore del mobile, il quale punta a diventare sempre più punto di riferimento per le aziende anche nel settore agroalimentare e ambientale”.
Il neo presidente sarà affiancato dai consiglieri Franco Buttazzoni (nuovo vicepresidente), Matteo Tonon (nuovo vicepresidente), Elsa Bigai, Luciano Di Bernardo, Franco Di Fonzo, Mauro Manassero, Luciano Snidar, Angelo Speranza (amministratore delegato) e Fabiano Zuiani.
Nonostante la ripresa economica sia ancora molto lenta, il bilancio 2010 del Catas è positivo: il valore del fatturato è di oltre 4,5 milioni di euro. “In un momento congiunturale di particolare difficoltà, i risultati del Catas si confermano estremamente positivi – commenta l’amministratore delegato Angelo Speranza. Nel corso di questo esercizio abbiamo proseguito la politica di potenziamento e rinnovamento della struttura produttiva al fine di migliorare l’efficacia e efficienza dei servizi offerti alla clientela. Fondamentale è stato per noi allargare la sfera d’azione, implementare i servizi e ampliare il programma formativo, sempre allo scopo di promuovere lo sviluppo tecnologico delle imprese nel settore.”
Il 2010 è stato il primo esercizio durante il quale Catas ha operato sia nel settore istituzionale del legno-arredo che in quello dell’agroalimentare e dell’ambiente, dopo il conferimento dell’azienda speciale ambiente della Camera di Commercio di Udine (socio principale di Catas). “Questo inserimento ha permesso di introdurre importanti innovazioni - spiega Speranza - come raggruppare i servizi offerti nel settore legno-arredo a quelli dell’agro-alimentare e nella consulenza in materia di legislazione ambientale creando interessanti sinergie e dando vita ad un polo di eccellenza per la ricerca e analisi anche nel settore agro-alimentare, industriale e ambientale”.
Il core business di Catas si conferma essere comunque sempre quello delle prove, che nel corso dell’anno sono state più di 29.500 con un incremento rispetto all’esercizio precedente del 9,1%. “Un chiaro segnale - sottolinea il direttore generale Andrea Giavon - di come le aziende puntino sempre più verso una qualificazione del prodotto”. Ma buono risulta anche l’incremento registrato dal dipartimento dell’agroalimentare, che con 8.050 campioni analizzati registra un + 8%. Questo settore tratta in particolare campioni riguardanti acqua, alimenti, cereali, distillati, emissioni in atmosfera, monitoraggi ambientali indoor, rifiuti e vini. Le analisi sul vino rappresentano quasi il 42% di tutti i campioni trattati dal laboratorio, le emissioni circa il 16% e la microbiologia l’11,9% seguiti da acqua e alimenti con circa il 9% ciascuno. Interessante anche l’incremento del comparto chimico, soprattutto per l’apporto delle prove sulla formaldeide. A tal proposito è particolarmente importante il riconoscimento californiano per la certificazione dei prodotti destinati a quel Paese.
La certificazione di prodotto rimane uno degli obiettivi fondamentali dell’istituto il quale si propone alle aziende come strumento di innovazione tecnologica, rimanendo sempre a fianco del tessuto produttivo sia a livello locale, che nazionale ed internazionale. La filosofia di Catas è crescere insieme con le aziende e trasferire il più possibile il know how necessario per favorire lo sviluppo. Il Catas oggi 1656 clienti di cui 1148 abbonati, distribuiti per il 70% del fatturato tra Veneto, Friuli e Lombardia e per il 23% all’estero.