Il cedimento
Parliamo di un casale in sasso completamente ristrutturato e sito sulle colline di San Gimignano. Il fabbricato è costituito da 2 piani fuori terra ed è stato oggetto di un importante intervento di consolidamento delle fondazioni eseguito circa 15 anni fa. L’intervento ha previsto la realizzazione di micropali sulla porzione maggiormente interessata dai cedimenti e di iniezione di resine espandenti sulla porzione meno dissestata. Per diversi anni questo intervento ha garantito la stabilità dell’immobile, ma nell’estate del 2017, particolarmente secca e calda, le uniche zone non consolidate nell'anno 2003 hanno subito vistosi cedimenti, in particolare in corrispondenza di un arco e quindi di un’area particolarmente sollecitata in termini di carichi trasmessi al terreno.
Il consolidamento con resine espandenti a densità differenziata
Le cause del dissesto e conseguentemente delle crepe nei muri sono state individuate principalmente:
- essiccamento e conseguente ritiro del terreno di fondazione, molto argilloso;
- comportamento differenziale tra la zona consolidata nell'anno 2003 e la porzione non consolidata
- distribuzione non omogenea dei carichi e presenza di tensioni concentrate.
Il tecnico della Committenza, Architetto Theo Crocchiola, assieme ai tecnici SYStab hanno individuato nella metodologia di iniezione resine espandenti la tecnica più corretta e vantaggiosa per stabilizzare le fondazioni. In particolare l’impiego di tipologie di resine differenti nelle varie fasi dell’iniezione è una soluzione ottimale per consolidare efficacemente i terreni coesivi che presentano spesso caratteristiche divere in funzione del grado di essicamento raggiunto dal terreno.
La metodologia SYSTAB ha permesso di consolidare le zone interessate dal dissesto in una sola giornata di lavoro senza eseguire scavi ma solo fori di diametro 25 mm che hanno attraversato la muratura in sasso fino a raggiungere il terreno da iniettare. Le varie fasi dell’iniezione sono state eseguite da un Geologo SYStab e il fabbricato è stato continuamente monitorato con livelli laser.
L’iniezione delle resine a lenta espansione ha consentito di avere un miglioramento delle caratteristiche geomeccaniche del terreno con:
- altissima diffusione della resina in ogni condizione geotecnica;
- elevatissimo grado di compattazione, anche in terreni argillosi (coesivi) a bassissima permeabilità;
- elevata riduzione dell’indice dei vuoti e quindi della compressibilità;
- valori ottimali di resistenza meccanica finale della resina anche in presenza di cavità macroscopiche;
- esistenza meccanica omogenea delle resine.
I risultati descritti sono sicuramente superiori a quelli ottenibili con l'impiego di un solo tipo di resina in quanto l'uso di resine con alto grado di espansione alternate a quelle con alto grado di densità consente di avere il miglior rapporto tra quantitativi iniettati e caratteristiche meccaniche finali del prodotto.
I miglioramenti geotecnici ottenuti sono stati verificati in corso d’opera con prove penetrometriche pre e post iniezione che hanno evidenziato miglioramenti medi del 60%.
Maggiori informazioni sulla tecnica sono disponibili su http://www.systab.it/resine/.