Quando dopo parecchi anni dalla costruzione, compare un dissesto statico dovuto al cedimento del terreno e delle fondamenta, gli interventi necessari possono essere abbastanza costosi e soprattutto MOLTO invasivi. Stiamo parlando in sostanza di consolidare il piede della nostra struttura riducendo al minimo opere di scavo e demolizioni, visto che la casa è finita e soprattutto è abitata.
In casi come questo capita frequentemente di dover intervenire, oltre che sul perimetro della casa, anche su muri di spina interni o comunque lavorando da dentro in porzioni interrate, in modo da ridurre gli scavi necessari. I pali di piccolo diametro o micropali, rappresentano una delle soluzioni migliori per risolvere queste problematiche ed in particolare i Pali Precaricati coniugano sicurezza e invasività ridotta!
Parliamo in questo caso studio di una villetta, costruita nel 1965 e oggetto di una sopraelevazione nel 2005. Recentemente la struttura ha manifestato lesioni e crepe nei muri riconducibili a cedimenti differenziali delle fondamenta. I cedimenti hanno interessato 2 porzioni distinte ed opposte della casa, coinvolgendo sia la porzione priva di interrato che quella dotata di un piano cantina seminterrato.
I Tecnici incaricati dal Committente hanno deciso di utilizzare il sistema dei Pali Precaricati per poter trasferire il peso della casa in profondità, su terreno stabile.
Tipologia del dissesto
In questa casa i cedimenti erano legati perlopiù agli aumenti di carico ed alla presenza, nei primi metri, di terreni limo-argillosi con caratteristiche geomeccaniche scadenti. La struttura è costruita con muri in calcestruzzo armato fino al primo solaio e ciò ha consentito di collegare i pali precaricati direttamente alla base del muro nella zona cantina, evitando di dover scavare all’interno. Questa possibilità di fissaggio dei micropali ha fatto sì che i Tecnici della Committenza scegliessero proprio i Pali Precaricati SYStab come soluzione più idonea per risolvere il dissesto e stabilizzare la struttura.
Consolidamento delle fondazioni con micropali precaricati
La Tecnica di intervento SYStab consiste nel fissare alla fondazione delle speciali piastre di acciaio dimensionate in funzione dei carichi da applicare. Questa carpenteria metallica permette di usare il contrasto offerto dalla struttura direttamente per l’infissione dei pali nel terreno con i martinetti idraulici, impostati sui collari delle piastre stesse. La presso-infissione avviene molto gradatamente, senza produzione alcuna di vibrazioni potenzialmente dannose per la sovrastruttura lesionata.
L’intervento si è svolto, in questo caso, secondo le seguenti fasi operative:
- scavo per rendere accessibile la fondazione esistente (solo sul perimetro, mentre all’interno non sono stati eseguiti scavi)
- carotaggio dell’ala della fondazione
- fissaggio dele piastre mediante barre filettate e ancorante chimico
- infissione dei pali con monitoraggio delle pressioni di installazione, fino al raggiungimento delle portate/profondità di progetto
- prova di carico a gradini
- precarico di ogni palo con pressioni superiori a quelle di esercizio (fase estremamente importante e caratteristica peculiare di questo tipo di palo, consente di garantire l’efficacia del collegamento e scongiurare assestamenti futuri, rendendo il palo attivo fin da subito)
- fissaggio finale di tutti i micropali al collare delle piastre, mediante bulloni in acciaio ad alta resistenza
- rinterro e ripristini delle pavimentazioni esterne ed interne ove necessario.
Vantaggi del consolidamento eseguito con pali precaricati
Il consolidamento fondazioni con micropali precaricati ha permesso di stabilizzare definitivamente le pari di edificio interessate dai cedimenti fondali, ridando sicurezza e permettendo il ripristino delle crepe nei muri.
La metodologia di consolidamento con Pali Precaricati in questi casi, ha notevoli vantaggi rispetto alle tradizionali tecniche:
- tempi di messa in opera molto più rapidi rispetto alle metodologie classiche di palificazione
- possibilità di operare in spazi estremamente ristretti (ad esempio all’interno di scantinati come in questo caso)
- non viene prodotto materiale di risulta
- non sono normalmente impiegati né fanghi né acqua (cantiere asciutto idoneo anche in ambienti stretti e interni)
- non produce nessuna vibrazione dannosa per le sovrastrutture
- la portata di ogni palo viene testata in corso d’opera durante l'infissione
- precarico per l’annullamento dei cedimenti primari su tutti i micropali
- possibilità di sollevamenti e recupero della planarità se la struttura lo consente e ne ha necessità.
L’opera complessiva di infissione pali, è durata 6 giorni con realizzazione di 20 micropali di 114 mm e lunghezza 8 metri circa, compreso il fissaggio finale dei micropali alle piastre in acciaio.
La tecnica usata ha consentito di eseguire velocemente i pali, con disagi minimi e senza produrre sollecitazioni dannose per la struttura abitata.