LA PROBLEMATICA
In questo caso studio parliamo di un capannone agricolo prefabbricato, con copertura a falde a doppia pendenza. Le fondamenta dei pilastri sono costruite su plinti prefabbricati di dimensioni 160x160 centimetri. Nel corso dell'ultimo periodo, 3 pilastri hanno subito cedimenti differenziati, più marcati su 2 di essi. Il dissesto causato dal cedimento, è imputabile alla presenza nei primi 5 m di terreno coesivo prevalentemente argilloso con caratteristiche di resistenza molto scadenti e perciò altamente compressibile. Nel caso specifico l’esigenza era quella non solo di stabilizzare ma anche di sollevare i pilastri in modo da riportare la trave sfilata con corretto appoggio.
L’INTERVENTO DI CONSOLIDAMENTO
Questo è sicuramente uno di quei casi in cui le iniezioni di resine espandenti non sono consigliabili in quanto nonadeguate all'obbiettivo di sollevamento. Perciò servono necessariamente micropali con idonei martinetti idraulici.
Nel caso specifico l’intervento è stato svolto in cinque fasi:
- fase 1: realizzazione degli scavi per la messa a nudo dei plinti di fondazione;
- fase 2: costruzione di due strutture provvisionali di sostegno con portata di 30 ton, che hanno permesso di puntellare la travi in calcestruzzo in corrispondenza dei nodi con i pilastri perimetrali, durante le operazioni di sollevamento (opere a cura della società specializzata PIELLE);
- fase 3: carotaggio e installazione dei micropali Precaricati di diametro 114 mm e loro infissione fino allo strato di sabbia e ghiaia posto a circa 5 metri;
- fase 4: operazione di sollevamento e riposizionamento corretto dei pilastri;
- fase 5: fissaggio dei pali e smontaggio delle opere provvisionali di sostegno.
Il consolidamento con micropali precaricati ha svariati vantaggi che lo caratterizzano rispetto alle tradizionali tecniche di palificazione:
- tempi di esecuzione rapidissimi
- non produce alcun materiale di risulta
- nessuna vibrazione prodotta durante l'infissione dei pali
- la portata di ogni singolo palo viene collaudata in corso d'opera
- precarico per l’annullamento dei cedimenti primari su ogni micropaolo.
Ed inoltre come in questo caso sono possibili, se la struttura lo consente, sollevamenti importanti e recupero completo dei cedimenti.
Il cantiere sopra descritto si è svolto in 7 giorni, comportando l’installazione di 5 pali precaricati di diametro 114 mm e lunghezza fino a 5,5 metri di profondità. Inoltre mediante l’impiego di opere provvisionali di puntellatura e martinetti idraulici azionati simultaneamente, è stato possibile recuperare lentamente e senza effetti negativi, il fuori piombo dei pilastri rimettendo correttamente in sede la trave.
Committente: Privato
Data: marzo 2019
Per ulteriori informazioni www.systab.it - info@systab.it