Per un corretto ciclo di risanamento, è sempre necessario eseguire una preventiva analisi della struttura, al fine di comprendere le caratteristiche (come risalita o controspinta), le cause e l’entità del danno, nonché le caratteristiche dei sali presenti, in soluzione o cristallizzati in superficie. Inoltre, in caso di utilizzo di intonaci, è necessario verificare le altezze da trattare, gli spessori da eseguire, la destinazione d’uso dell’immobile e delle pareti.
Tutto ciò è necessario per confermare e poter garantire la tenuta e la stabilità del ciclo risanante nel tempo.
A seguito dell’analisi in loco, eseguita dall’ufficio tecnico di Edilteco, viene formalizzata la relazione tecnica dedicata al caso in questione.
Perché Isolsan 230 risulta vincente rispetto ad altri cicli deumidificanti?
Semplicemente perché, essendo a base di perle di polistirene vergini, trattate ed additivate in fase di produzione, unitamente agli additivi aeranti, permette di isolare le pareti riducendone lo sbalzo termico, con contestuale abbassamento del cono interno, volto a creare un volano altamente traspirante.
Bisogna prestare particolare attenzione nel caso in cui si stia progettando un isolamento con cappotto a lastre (di qualsiasi natura).
In presenza di pareti umide infatti, il cappotto tenderà a peggiorare ulteriormente la situazione, intrappolando e trattenendo tutta l’umidità nelle intercapedini che si vengono inevitabilmente a creare durante la realizzazione del cappotto stesso.
In questo caso sarà sufficiente adeguare lo spessore dell’intonaco termo-deumidificante in funzione dello spessore del pannello che andrà applicato. Si procederà quindi a creare un’idonea stratigrafia, comprendendo il preventivo trattamento antisale e includendo gli strati “a finire”, garantendo così le prestazioni traspiranti e rendendo quindi gli ambienti nuovamente e stabilmente salubri.
La durata del ciclo termo-deumidificante Edilteco è garantita e certificata!