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Edilteco fornisce i materiali per il progetto dell’architetto Diodato a Filadelfia

Lavori pubblici di
Lo show room nel comune calabrese è stato costruito puntando su efficienza energetica e antisismicità: in arrivo anche la certificazione CasaClima


“Ho cercato su Google termointonaco. E una delle prime voci menzionava Edilteco. Frutto di un’accurata indagine in rete, l’incontro tra l’architetto Alberto Diodato e l’azienda di San Felice sul Panaro si è ben presto trasformato in un solido legame alimentato da stretta collaborazione e reciproca fiducia. Merito dei risultati ottenuti e di un rapporto qualità-prezzo per cui il gioco vale sempre la candela.

“Grazie ai materiali Edilteco, ho potuto realizzare il mio progetto con costi inferiori rispetto a quelli prospettati da altre aziende”. Siamo a Filadelfia, provincia di Vibo Valentia, nel cuore della Calabria.  Leggenda vuole  che questo comune di 5600 anime il cui nome di chiara origine greca significa “amore fraterno”, sia figlio tanto della tragedia quanto del credo  illuminista divulgato dalla società dei Filadelfoi. E’ il 1783 quando gli abitanti di Castel Monardo, costretti alla fuga dal terremoto, trovano un porto sicuro tra le verdi colline del Piano della Gorna. Qui posano la prima pietra di una nuova città, l’attuale Filadelfia che, poco distante dal Lago Angitola e circondata a est dalle montagne, assai di rado sembra prestare il fianco a temperature torride. Con un valore di 1857 gradi giorno (unità di misura che stima il fabbisogno energetico necessario per mantenere un clima confortevole tra le mura domestiche), distante 13 km dal Mar Tirreno e 75 dalla costa ionica, Filadelfia appartiene infatti alla zona climatica D. Il che significa riscaldamenti accesi per 12 ore al giorno dal primo novembre al 15 aprile. Dunque un impiego di risorse non indifferente. Facile immaginare che tra i primi comandamenti di chi intende ristrutturare o costruire ex novo un edificio vi sia la necessità di risparmiare energia.

“La nuova casa Diodato nasce dalla demolizione di un fabbricato di fine Ottocento caratterizzato da un sistema strutturale di muri portanti di pietra. Ho ritenuto opportuno – spiega l’architetto - sfruttare le mie nozioni in materia di  certificazione e risparmio energetico degli edifici. L'installazione di un grande impianto fotovoltaico e di più impianti solari termici consentirà di diminuire sensibilmente i costi dell'attività e faciliterà la ricarica di eventuali auto elettriche. Altro aspetto fondamentale del progetto è l'assoluta assenza di gas metano: tutto viene infatti gestito con bio-massa. Il risultato è un manufatto a basso consumo energetico  in grado a sua volta di produrre energia”.

Non a caso Diodato ha scelto aziende che al pari di Edilteco risultano partner di CasaClima. Pioniera della certificazione energetica - 4mila gli edifici certificati - fondata a Bolzano da Norbert Lantschner, guru dell’edilizia sostenibile, CasaClima è oggi una struttura pubblica riconosciuta e apprezzata a livello europeo. Un’agenzia che, oltre a sensibilizzare  i cittadini in merito  al  rispetto dell’ambiente, offre programmi di formazione per tutti gli operatori coinvolti nelle costruzioni.

Lo stabile progettato da Alberto Diodato, sebbene ancora non abbia ottenuto il certificato relativo alla “fame” energetica, si identifica con una CasaClima di classe B. Ossia una casa  “da 5 litri” che durante l’anno necessita 5 litri di gasolio o di 5 metri cubi di gas per metro quadro (meno di 50 kilowattora per metro quadro). “Le pareti opache verticali vantano trasmittanza pari a 0,29 W/mqK. E in Calabria un simile valore – chiosa il nostro interlocutore –  ha davvero del miracoloso” .

SHOW ROOM DIODATO. La struttura
Trovandosi Filadelfia in una zona elevato rischio sismico, il fabbricato Diodato di nuova costruzione vanta intelaiatura in cemento armato. I solai di 25+5cm sono stati edificati con lastre tralicciate larghe 1 metro e lunghe 8.7 metri, pignatte di 25+5cm e doppio travetto precompresso accoppiato. Con lo scopo di ridurre i ponti termici presenti al nodo, nella tamponatura delle pareti opache verticali - a terra sul solaio, in alto sotto trave e lateralmente rispetto ai pilastri - è stata utilizzata la malta da muratura ad alto isolamento termico Baumit ThermoMortel 50 (Edilteco, tra l’altro, è distributrice delle “malte” prodotte dall’Austriaca Baumit). La struttura è composta da un piano seminterrato, un piano terra e un primo piano coperto da un tetto termico in legno non abitabile dunque non riscaldato. La superficie netta di ogni piano è pari a 298 metri quadri.

“Per evitare future risalite di umidità dal basso, già in fondazione sono stati adottati alcuni accorgimenti. I setti di cemento armato  - puntualizza Diodato - sono stati impermeabilizzati nell'attacco alla base con la trave rovescia. Lo stesso dicasi dei setti controterra. Prima di riempire i vuoti tra lo scavo e i setti abbiamo inoltre utilizzato un’ulteriore protezione in plastica rigida a bolle dello spessore di 0,4 mm. La maggior parte delle pietre che costituivano il vecchio edificio, l’80% circa,  sono servite a creare un vespaio di 80 centimetri e a riempire i vuoti del contorno casa”.
 
Seminterrato. Prodotti utilizzati: Tecosel antisale, Rinzaffo Baumit Drymur premix spritz, Intonaco Edilteco Isolsan a spessore 3cm, Rasante Baumit Renovier spachtel 0,3mm e 0,6mm (1650 kg), Rete portaintonaco in fibra di vetro strong 160gr, Isolcap Fein, fasce dBred F5F10 (100ml), Ecap 100GT spessore 50 mm, Pittura interna Baumit Divina Color.

Dato l’elevato valore di trasmittanza delle pareti opache verticali in calcestruzzo armato, all’interno di quello stesso seminterrato che fungerà tanto da spazio espositivo quanto da deposito, non è stato inserito alcun tipo di paraspigoli. L’ intonaco impiegato vanta proprietà termica e anti-umido. Previa applicazione preliminare delle fasce perimetrali dBred F5-F10, per isolare il pavimento controterra  è stato impiegato, nello spessore medio di 9-10 cm, il massetto realizzato con sottofondo leggero termoisolante premiscelato Isolcap Fein. “Essendo un locale non riscaldato, ho pensato di isolare anche il solaio tra il seminterrato e il piano terra creando un cappotto a soffitto”. Materiale d’elezione, i pannelli termoisolanti prefiniti in polistirene espanso sinterizzato additivato con grafite, classe 100, Ecap 100GT/50 di 5 centimetri di spessore incollati e rasati con Ecap ADP. “Ho seguito gli operai passo dopo passo – è il racconto dell’architetto - e non ho riscontrato alcuna difficoltà nella posa dei materiali Edilteco”. Trattate in primo luogo con l’inibitore di efflorescenze saline Tecosel, alle pareti perimetrali interne del seminterrato è stato applicato il rinzaffo premiscelato antisolfati Drymur Premix Spritz. Quindi è stata la volta dell’intonaco premiscelato termodeumidificante Isolsan rifinito con rasatura Baumit Renovierspachtel 0,6mm rinforzata con rete in fibra di vetro. Ciliegina sulla torta, un velo di pittura Baumit Divina Color.

Piano Terra. Luogo deputato allo show-room Diodato. Prodotti utilizzati: Rinzaffo Baumit VorSpritzer 2mm, Intonaco Baumit Thermoputz 2cm, Edilteco Ecap FM 0,3.  Alle pareti perimetrali interne il cui spessore è pari a 37,5 cm in prima battuta è stato applicato il rinzaffo a base di cemento Baumit VorSpritzer, quindi l’intonaco premiscelato termoisolante a base di perlite Baumit ThermoPutz ed infine il rasante Ecap FM- Finishing Mortar 0,3 mm di Edilteco. Una controsoffittatura a doppia struttura completa l’interno dello show-room di design.

Primo piano. Zona residenziale per un totale di tre appartamenti. Prodotti utilizzati: Massetto di sottofondo “Edilteco” Isolcap Fein 3,5 cm, materassino anticalpestio Fonotech 5, fasce perimetrali Dbred LF 10+5 super, massetto di finitura ad alto contenuto di materiali riciclati (49%) Mixxol Bio termo-acustico 4,5 cm.  Il massetto del primo piano ha visto l’impiego del sottofondo leggero termoisolante premiscelato Isolcap Fein. 75 metri quadri di materassino isolante acustico in polietilene reticolato espanso Dbred Fonotech 5 – in tandem con le fasce perimetrali Dbred lf10+5 super – hanno completato l’opera. Come massetto a finire è stato utilizzato il sottofondo leggero bio-acustico termoisolante Mixxol, a base di aggregati naturali riciclati ottenuti dalla lavorazione delle olive.

Facciata Esterna. Prodotti utilizzati: Rasante “Edilteco” Isolteco Monocap 1 mm, intonaco termoisolante Isolteco, Rete portaintonaco in fibra di vetro Strong 160 gr, fissativo Ecap-F, pittura esterna Ecap SCK Silicone colour 3253, pittura per riquadri infissi Ecap Silicone Paint bianco.  La facciata esterna è stata realizzata utilizzando come fondo l’intonaco termoisolante Isolteco rasato con Isolteco rasatura Monocap  rinforzata con rete in fibra di vetro. L’intervento si è concluso con l’applicazione del fissativo universale Ecap F e della finitura silossanica in pasta EcapSC-K, mentre i decori sono stati realizzati con la pittura murale silossanica Ecap SP. “Mi sono accorto di una discrepanza tra la resa reale della pittura e quella riportata dall’azienda. Un secchio di pittura – sottolinea l’architetto - è infatti sufficiente per soli 6 metri quadri, non per gli 8 previsti. Ho fatto subito menzione del problema a Pasquale Zappia, agente Edilteco, con cui si è creato un ottimo rapporto”. Un piccolo, isolato inconveniente risolto in modo repentino  che certo non ha minato la sintonia di una collaborazione che la chiusura dei lavori non sembra avere archiviato.

“Di Edilteco, oltre all’alta qualità dei prodotti, apprezzo l’impostazione di fondo. L’azienda modenese sviluppa direttamente in loco il proprio cantiere cosa che di solito non accade: la maggior parte delle altre imprese  si appoggia infatti al rivenditore della zona. Motivo per cui conto di rivolgermi ad Edilteco anche in futuro ”.