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Il nuovissimo sottofondo premiscelato Isolcap Light fa il suo debutto

Energie rinnovabili di
Edilteco si presenta in una veste ancora più brillante e all’avanguardia. Merito dei neonati sottofondi premiscelati Isolcap Light, soluzioni dall’elevato valore innovativo


Potrebbe essere una fotografia del tempo che fu. Oppure una piccola magia eterna di Tino Stefanoni, artista capace di colpire dritto al cuore senza che il cuore se ne accorga. Con pochi tratti disegna un sogno che sembra antico: un casolare nel nulla in serrata conversazione con stelle e covoni. Ed è proprio questo l’incipit di una storia scritta a più mani e firmata da una coppia di architetti di Padova, Carlo DarioBeatrice Mion. Sono infatti loro gli artefici di un ambizioso progetto che si concretizza in un’abitazione non soltanto autosufficiente dal punto di vista energetico, ma anche in grado di produrre in tal senso più di quanto consuma.

Un progetto in totale sintonia con le esigenze di un ecosistema ormai a corto d’ossigeno. Un’occasione irrinunciabile per Edilteco, azienda di San Felice sul Panaro che, sin dagli anni Ottanta, promuove l’ambiente alla stregua di interlocutore prediletto.  Leader nella produzione di malte leggere termoisolanti, oggi Edilteco si presenta in una veste ancora più innovativa.

Da sempre, e non sempre in modo consapevole, l’uomo subisce il fascino della campagna. A volte è un ritorno al passato nel segno del recupero di valori essenziali per il nostro benessere. In primis l’amore per la madre terra che si traduce anche in un puntuale risparmio energetico. Il vostro intuito non vi inganna: siete spettatori privilegiati di una rinascita.

Visualizzate dunque una “casona” di vetusto carisma forte di una superficie pari a 400 metri quadrati, gelida nei mesi invernali, tollerabile tra giugno e luglio, bollente in pieno agosto. Osservatela poi trasformata, previa demolizione e conseguente ricostruzione, in una CasaClima Gold da 10 KiloWattoraper metro quadro l’anno, emblema di un’edilizia al passo con i tempi in grado di coniugare rispetto per l’ambiente, drastica riduzione dei costi e climatizzazione ottimale.

Un “oro” in potenza – al pari del cantiere la certificazione CasaClima è infatti ancora in fieri -  degno coronamento di un progetto coraggioso di ampio respiro (la fatica architettonica pesa sulle spalle dei geometri Alessandro Gallini e MarcelloDemaria, i lavori di costruzione sono stati affidati all’impresa Edile Castelli di Portomaggiore mentre responsabile degli impianti è P.R.CAD di Griggio  F. & C).

Luogo deputato all’incontro tra passato e futuro? La campagna ferrarese ad un tiro di schioppo da Portomaggiore. “Portmagior” nell’idioma dei suoi figli. Un comune di circa 12mila anime  scenario nel 1395 della faida familiare che vide protagonisti il legittimo Signore Niccolò III d’Este e il ribelle marchese Azzo, pecora nera della medesima stirpe. E il cui epilogo fu la ben nota, sanguinosa battaglia che pretese la vita di oltre settemila uomini, decretò la sconfitta dell’incauto golpista e bollò infingarda la stessa città di Portomaggiore rea di aver prestato il fianco al non riuscito colpo di stato. Ecco la provincia di Ferrara e la sua campagna. Morbide distese verdi strappate alle paludi, inverni rigidi, estati spesso cattive e implacabili. Qui, affinché non si riveli un insalubre incubo, qualsiasi sogno che preveda la formula “home sweet home” deve essere realizzato con cura certosina.

Ne è consapevole l’architetto Carlo Dario quanto mai determinato a tradurre un nostalgico desiderio bucolico in casa perfetta  per tutte le stagioni. Motivo per cui si è rivolto a Edilteco. Un contributo quello dell’impresa dei fratelli Stabellini che si concretizza in 32 metri cubi di Politerm Blu, aggregato superleggero preadditivato a base di perle a cella chiusa di polistirene espanso vergine a granulometria costante in curva, impiegato nel confezionamento di impasti cementizi leggeri termoisolanti. E soprattutto in 48 metri cubi di Isolcap Light, soluzione innovativa di ultima generazione già promossa fiore all’occhiello di un’azienda paladina dell’abitare sano e consapevole.

Isolcap light – conferma l’architetto - rappresenta l’ideale alternativa a tutti quei prodotti che, per risultare efficaci, devono essere accoppiati ad un alleggerito tradizionale. Consente inoltre di riempire tutti gli spazi in modo agevole con un piano omogeneo di posa”. Presentato per la prima volta a Bolzano durante l’ultima edizione di Klimahouse, fiera internazionale che della sostenibilità in ambito edile ha fatto vessillo, il sottofondo premiscelato Isolcap Light vanta bassissima densità e un valore termico assai elevato (peso in opera a 28 gg: 135 kg/Mc - Conducibilità: ʎ: 0,043 W/mk).

Si tratta quindi di una malta leggera fuori dall’ordinario. Tanto che le sue caratteristiche peculiari ne fanno un materiale isolante a tutti gli effetti in grado di coprire qualsiasi irregolarità. Una soluzione che nella notevole resistenza meccanica riconosce il proprio valore aggiunto e capace di garantire una posa rapida, facile e sicura. Guidati per mano dal nostro ospite entriamo dunque nei dettagli del sorprendente work in progress.

E’ una casa di dimensioni ragguardevoli distribuita su due piani. La struttura portante è in cemento armato mentre la muratura di tamponamento è stata realizzata con l’impiego di mattoni di calcestruzzo cellulare. In copertura l’edificio sarà isolato grazie ad un pacchetto composto di legno mineralizzato, PUR e fibra di legno. Per uno spessore totale di 26 cm. E’ previsto un cappotto in EPS grafitato con ingombro variabile dai 18 ai 26 cm. L'isolamento contro terra, oltre al supporto in EPS dei pannelli radianti e al massetto per la posa del pavimento, contempla 26 cm di Isolcap Light. Il tutto per uno spessore pari a 35 cm. L'abitazione sarà riscaldata e raffreddata tramite una pompa di calore geotermica, ossia una macchina termodinamica che, con un processo inverso rispetto a ciò che in modo spontaneo avviene in natura, permette di trasferire calore da un ambiente freddo, il sottosuolo o l'acqua di falda, a un secondo ambiente che necessita di climatizzazione. Due invece gli impianti di ventilazione meccanizzata ad alta efficienza che consentiranno di recuperare circa il 90% del calore. Sono inoltre previsti pannelli solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria e pannelli solari fotovoltaici in grado di sfornare energia elettrica. Dal punto di vista energetico non solo l’edificio si rivelerà autosufficiente ma sarà anche in grado di produrre una quantità di energia superiore a quella consumata. E questo tanto per merito dell’involucro quanto grazie all’ottima integrazione di fonti rinnovabili”.


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