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Consolidamento fondazioni a Imola, Emilia Romagna

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Consolidamento fondazioni a Imola, Emilia Romagna
Il terreno sottostante non era stato geologicamente controllato prima di effettuare i lavori, ragion per cui dopo pochi anni si sono presentate delle crepe

DOVE:

Imola, Emilia Romagna

L’EDIFICIO:

L’edificio recato in Emilia Romagna aveva delle evidenti crepe sui muri passanti, nonostante la recente costruzione (2006) il fabbricato è stato comunque soggetto a un cedimento strutturale

IL PROBLEMA:

Il terreno sottostante non era stato geologicamente controllato prima di effettuare i lavori, ragion per cui dopo pochi anni si sono presentate delle crepe, dovute alla presenza di microvuoti nel terreno che hanno causato un cedimento di fondazione.

LA SOLUZIONE:

Prima di scegliere il tipo di soluzione più adatta Solid Project si è preposta di effettuare un’attenta analisi geologica del terreno, tramite prove tomografiche, prove penetrometrichedinamiche e alcuni saggi di fondazione abbiamo potuto constatare che la resina MultiStark 5000 era la più efficace per questo tipo di intervento in quanto ha un’elevata capacità di infiltrazione; l’ideale quando vi sono terreni con dei microvuoti.

Fase 1°:

Analisi del terreno tramite macchinari certificati e ingegneri esperti nel settore dei consolidamenti.

Verifica dei risultati geologici.

Fase 2°:

Iniezione di resina espandente MultiStark 5000 con conseguente riempimento dei microvuoti sottostanti, sollevamento di 18 mm dell’edificio e ulteriori analisi POST intervento.

Solid Project si è preservata di effettuare le analisi svolte PRE intervento anche POST, in modo da poter effettuare delle prove tangibili del lavoro svolto dal nostro prodotto.

L’intervento ha richiesto 5 giorni lavorativi

IL CLIENTE:

Eleonora V.: “So che diverse persone qui in Emilia hanno questo tipo di problemi di cedimenti strutturali, mi sono affidata a Solid Project perché aveva la possibilità di capire il come è successo, il perché è successo e di dimostrare nero su bianco i cambiamenti ottenuti nel terreno, ovviamente oltre all’evidente chiusura delle crepe”.