L'imprenditoria femminile in Italia sta vivendo una crescita significativa, affermandosi sempre di più come motore dell'economia nazionale. In occasione della Giornata internazionale della Donna, Confartigianato ha celebrato il ruolo delle donne nel mondo del lavoro indipendente, evidenziando numeri che confermano questa tendenza positiva.
Nel 2024, le imprese guidate da donne in Italia hanno raggiunto quota 1.307.116, rappresentando il 22,2% del totale. Tra queste, 218.314 sono imprese artigiane, pari al 17,5% del comparto. Un trend in costante crescita: negli ultimi cinque anni, la percentuale delle imprese femminili è salita dal 22,0% al 22,2%, mentre quella delle imprese artigiane è passata dal 16,9% al 17,5%.
L'Italia si distingue anche a livello europeo, posizionandosi al primo posto per numero di donne impegnate in attività indipendenti, con 1.522.500 imprenditrici e lavoratrici autonome. Inoltre, l’occupazione femminile indipendente ha registrato un incremento dello 0,9% nel 2024, un dato superiore alla media europea, che si attesta al +0,2%.
Analizzando il fenomeno su base regionale, l'Abruzzo guida la classifica con il 22,4% delle imprese artigiane a conduzione femminile, seguito da Marche (20,4%), Molise (20,1%), Friuli-Venezia Giulia (19,7%), Umbria (19,6%) e Toscana (19,1%). Anche nel Mezzogiorno si registrano segnali positivi, con la Sicilia che ha visto una crescita dell’occupazione femminile dell’8,3% e la Campania del 5,2%.
Imprenditoria femminile: la voce di Donne Impresa Confartigianato
“Le nostre rilevazioni - dichiara Donne Impresa Confartigianato - dimostrano che l’imprenditoria femminile non solo favorisce l’occupazione, ma è anche un pilastro per lo sviluppo del Paese. Le donne imprenditrici stanno riducendo il gender gap e ispirando le nuove generazioni, dimostrando che le ambizioni possono diventare realtà, anche sfidando gli stereotipi di genere. Tuttavia, resta ancora molto da fare per superare gli ostacoli che limitano le donne nel mondo del lavoro”.
“Non chiediamo privilegi - prosegue Donne Impresa Confartigianato - ma il rispetto di diritti spesso disattesi. È essenziale adottare politiche concrete, che riconoscano il valore delle donne nel lavoro, a partire da un welfare che risponda alle loro esigenze. Inoltre, servono interventi mirati su questioni condivise con i colleghi uomini, come fisco, burocrazia, accesso al credito e infrastrutture. Chiediamo alla politica di ascoltare le nostre istanze e di investire realmente nell’imprenditoria femminile, affinché diventi un pilastro dell’economia nazionale”.
Il futuro dell’impresa è sempre più rosa, ma per sostenere questa crescita servono azioni concrete e impegni reali.
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