Dalla sua fondazione, IPM Italia ha scelto di muoversi indirizzando il suo impegno verso una ricerca sempre attenta alla scelta di materiali sicuri per l’ambiente e le persone. L’attenzione ai temi green è confermata dal Sistema di Gestione Qualità, Ambiente e Sicurezza Certificato UNI EN ISO 9001:2015 e UNI EN ISO 14001:2015 e dall’attestazione SOA in Categoria OS6, classifica IV°; oltre all’appartenenza a GBC Italia, associazione che promuove la cultura dell’edilizia sostenibile.
E dalla sostenibilità energetica: per far fronte alla richiesta di energia del sito produttivo e, al tempo stesso, imprimere un cambiamento concreto, l’azienda ha deciso di intraprendere un percorso di riconversione scegliendo di utilizzare il 100% energia pulita Multiutility, derivante da fonti rinnovabili e la cui generazione non causa emissioni di gas responsabili dell'effetto serra.
Ma non solo. Sostenibilità e responsabilità sociale per IPM Italia vanno di pari passo, tanto che l’azienda conta un pool di collaboratori in crescita costituito in maggioranza da donne, che rappresentano circa il 90% dell’organico negli uffici dell’headquarter a supporto dei venditori distribuiti sul territorio nazionale ed internazionale.
Nasce IPM Italia Forest: 1500 alberi entro il 2023 a sostegno di una visione green
Con un primo albero piantato da Fabrizio Penati, fondatore di IPM Italia, nasce oggi ufficialmente IPM Italia Forest, un nuovo e ulteriore passo dell’azienda in termini di sostenibilità e impegni concreti.
Un progetto triennale, in collaborazione con la piattaforma Treedom, che entro il 2023 vedrà la piantumazione di 1500 alberi tra Kenya, Camerun e Tanzania. Un modo per IPM Italia di creare una nuova connessione con il resto del mondo, per sostenere l’ambiente ed essere parte attiva di un cambiamento necessario per un futuro più green.
“Siamo molto fieri di annunciare nell’anno del nostro quarantesimo anniversario il progetto IPM Italia Forest: gli alberi che pianteremo, oltre a diventare un ecosistema sostenibile in grado di assorbire CO2, potranno sostentare sia a livello alimentare che economico le famiglie di agricoltori locali che gestiranno le piantagioni. Abbiamo voluto creare una foresta fatta di Aranci, Grevillae, Anacardi, Cacao, Caffè, Avocado e Moringa, tutte varietà che hanno una duplice valenza: di impegno verso il sociale e verso l’ambiente.
Siamo convinti che fare impresa rispettando l'ecosistema e l’uomo non solo sia possibile ma anche necessario per tutti. La nostra sfida costante è quella di far crescere IPM Italia senza snaturare i valori che ci contraddistinguono.
Ci piace pensare che ogni albero della foresta IPM Italia possa essere un tassello della nostra storia e del nostro futuro all’insegna di sostenibilità, impegno e rispetto dell’ambiente”, conclude Daniela Penati.
Ogni albero della IPM ITALIA FOREST verrà donato ai dipendenti e alle aziende con cui IPM Italia collabora, con l'obiettivo di condividere l'iniziativa e sensibilizzare collaboratori e partner.
Sulla pagina del sito IPM Italia dedicata alla Responsabilità Sociale sarà disponibile una mappa, aggiornata in tempo reale, attraverso cui seguire e monitorare l’andamento della foresta.