In tanti dicono la stessa cosa: "Era una crepa piccolina all'inizio, non ci avevo dato troppo peso, adesso a distanza di un anno ho molte più crepe e temo per le condizioni della casa".
Questo iter è abbastanza comune, il problema è che ignorando la cosa non sparirà, ne migliorerà, anzi! E' scientificamente provato che una casa che si crepa/lesiona/cede tenderà sempre più a danneggiarsi, in quanto se non si accorre a riparare il danno esso potrà solo che peggiorare.
Questo è un tipico caso di consolidamento fondazioni svolto a causa della presenza di crepe nei muri
Descrizione dell'intervento di consolidamento
L’intervento di iniezioni di resina espandente MultiStark viene attuato attraverso la realizzazione di una serie di fori, l’inserimento di cannule metalliche e alla successiva iniezione di resine nelle zone del “bulbo di pressione”, vale a dire negli strati di terreno al di sotto le fondazioni del fabbricato e interessati dalle tensioni indotte dal carico sovrastante.
Le caratteristiche tecniche e di espansione della resina MultiStark – così iniettata – permettono di ottenere:
• l’aumento della portanza del terreno di fondazione;
• il riempimento dei vuoti e dei microvuoti eventualmente presenti con formazione di bulbi resistenti;
• il ripristino della superficie di contatto tra il suolo e la fondazione che consente alla fondazione di trasmettere i carichi al terreno come previsto durante la costruzione e/o il progetto originario;
• la riaggregazione, aumento della pressione interstiziale e sovraconsolidamento del terreno attraverso la spinta radiale della resina.
Fasi operative
L’intervento ha previsto 6 fasi:
- Foratura del massetto e/o pavimento e del terreno sottostante: sono stati effettuati fori, del diametro di 20-35 mm, dal piano campagna fino alle profondità in cui si desiderano iniettare le resine. Nel nostro caso, la profondità massima raggiunta è stata 2,70 m dal piano campagna ed ogni foro è stato distanziato lateralmente di circa 0,8 – 1 m.
- Messa in posizione delle cannule: una volta fatti i fori, sono state inserite due cannule per ogni foro, lunghe rispettivamente 1,70 m e 2,70 m. La cannula da 1,70 m ha raggiunto la profondità della superficie dei terreni a diretto contatto con il piano della fondazione, mentre quella da 2,70 m ha consentito di iniettare le resine a circa 1 m di profondità sotto le fondazioni, in modo da avere una maggiore compattezza dei terreni e maggiore certezza sul fatto che i terreni non cederanno dopo l’intervento fatto.
- Cementazione dei fori: i fori con le cannule vengono riempiti da un particolare cemento, con lo scopo di isolare le resine dall’esterno, evitando che le resine stesse, una volta iniziata la loro iniezione, possano risalire in superficie.
- Posizionamento dei misuratori laser: nei punti in cui sono state iniettate le resine sono stati posizionati dei misuratori laser, collegati ad una stazione, con l’obiettivo di misurare e controllare, in tempo reale, le variazioni verticali millimetriche del terreno.
- Iniezione delle resine: le resine sono state iniettate all’interno dei fori, prima nelle zone del “bulbo di pressione”, vale a dire negli strati di terreno al di sotto le fondazioni del fabbricato e interessati dalle tensioni indotte dal carico sovrastante e, poi, nei livelli più profondi.
- Taglio delle cannule: una volta completate le operazioni di iniezione, le cannule sono state tagliate al livello del piano campagna.