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Le lastre in gres porcellanato di Casalgrande Padana rivestono la sede dell'ONU

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Le lastre in gres porcellanato di Casalgrande Padana rivestono la Sala XIX delle Nazioni Unite a Ginevra, la più grande sala dell’ONU dedicata alle assemblee plenarie

L’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) con sede a New York e costituita oggi dalla quasi totalità degli Stati con 193 membri (ciascuno dei quali contribuisce con una quota proporzionale alla propria ricchezza), fu istituita dopo la Seconda Guerra Mondiale da 51 Paesi per organizzare e promuovere la pace e la collaborazione fra i popoli.

L’Ufficio delle Nazioni Unite a Ginevra è, dopo il Palazzo di vetri di New York, il più ampio ed importante centro operativo internazionale delle Nazioni Unite e costituisce, insieme agli uffici di Vienna e Nairobi, la rete di uffici centrali delle Nazioni Unite; principale sede in Europa, ospita tra l’altro il Consiglio dei Diritti dell'Uomo dell'ONU, nonché l'Alto Commissariato dell'ONU per i Diritti Umani.

La generosa donazione dello stato del Qatar ha permesso il completo rinnovamento della Sala XIX delle Nazioni Unite a Ginevra che con i suoi 4.000 metriquadrati, una capacità di 800 posti e 320 scrivanie per i delegati degli Stati, è la più grande sala dedicata alle assemblee plenarie, la cui progettazione è stata affidata allo studio PEIA che, grazie alla stretta collaborazione e al lavoro di ricerca instaurati da diversi anni con Casalgrande Padana, hanno permesso di sperimentare, innovare e creare, con lastre in gres porcellanato, nuovi disegni, effetti visivi, modalità di taglio e posa con espliciti e coerenti riferimenti agli elementi principali della sala e dell’edificio dell’ONU, contribuendo a donare unicità a questo progetto; le lastre in gres porcellanato di grandi dimensioni nel colore Marte Thassos posate con fughe ridotte al minimo, creano l’illusione di una superficie continua, mentre i rivestimenti nel colore Travertino si ispirano a quelli delle architetture storiche dell’ONU di Ginevra e richiamano alla mente i bassorilievi e i reperti archeologici; alcuni pavimenti sono composti dai colori Pietra del Cardoso e Zinco Titano, alternando superfici lucide ed opache, altri sono invece stati trattati a mosaico con variazioni cromatiche random che riprendono il tema della maglia triangolare della Grande “Duna invertita” in legno che caratterizza la grande volta della Sala.

Il design architettonico della Sala XIX, attraverso il suo disegno circolare concentrico e radiale che esemplifica il concetto di uguaglianza, riflette gli ideali delle Nazioni Unite: invece di tanti banchi con raggi diversi, è stato progettato un singolo modulo aggregabile agli altri, al fine di promuovere l’individualità e l’identità delle nazioni e contemporaneamente esprimere la forza dell’unione come unico corpo per risolvere insieme i problemi del mondo.

Così come avvenne per il progetto Torre Kempinski Residence and Suites a Doha e per il WestinResort Miriandhoo alle Maldive, l’attenzione ai dettagli, la determinazione per riuscire a rielaborare e ad adattare i materiali alla pragmatica invenzione del progettista mantenendo sempre alti gli standard qualitativi, sono state le motivazioni che hanno portato l’architetto Giampiero Peia a scegliere di affidarsi a Casalgrande Padana anche nella progettazione di un luogo così simbolico, dove passato, presente e futuro si intrecciano in un flusso continuo e sovranazionale, ricordandoci le emergenze che dobbiamo affrontare osando e vincendo la sfida verso un vero progresso per i popoli e la salvezza del pianeta.