Coniato dal maestro dell’architettura Ludwig Mies van der Rohe, il concetto di “Less is more” (il meno è di più) sintetizza la poetica secondo la quale il minimalismo formale si raggiunge attraverso un lavoro di sottrazione, dove il processo creativo è alla continua ricerca della semplicità.
La vera essenza dell’architettura e dei suoi complementi di arredo possono essere esaltati grazie ad un utilizzo di linee, materiali e colori improntati a rigore, coerenza e parsimonia nella loro essenzialità. Una teoria che, con grande eleganza, si avvicina al richiamo dei valori di semplicità, linearità, eleganza e sobrietà che aggiungono qualità al nostro stile di vita attuale.
L’architettura, come ricerca della realtà, è il risultato di un percorso razionale che non ha nulla a che vedere col fantasioso o l’oggettivo, ma che procede di scelta in scelta, dalla complessità all’essenzialità, fino al punto in cui nulla può essere aggiunto e nulla tolto.
Per aggiungere qualità, insomma, a volte occorre saper sottrarre quantità.
Non stupisce come, ancora oggi, le idee di Mies risultino essere senza età e sempre più vicine alle abitudini che ci caratterizzano e alle tendenze che siamo chiamati a seguire.
Credere in una frase come “less is more” significa credere in vuoti che sanno riempire di significato i pieni. Credere nella forza di elementi, materiali e strutture semplici capaci di riqualificare, rinnovare e riplasmare lo spazio in modo naturale e versatile.
Oggi c’è più consapevolezza. Le persone cono più informate e preparate a raccontare la propria storia e il proprio stile di vita. La casa diventa un contenitore neutro dove sono le superfici a diventarne la vera decorazione. È proprio la visione di Mies che porta l’austerità dei volumi ad essere riempita dai particolari. Non si tratta solo di minimalismo spinto ma di eccellenza di decorazione.
Filo
Filodi Eurocassonetto è uno dei nuovi prodotti all’avanguardia che meglio si presta al concetto di “Less in more”.
Se prima era stata creata una struttura Framelessper porte a scomparsa, ora l'azienda vi propone una porta che fa a meno del superfluo: le sue frames (cornici).
Il nome stesso già rimanda alla filosofia del minimalismo di eccellenza mentre il sistema a porta a battente è la soluzione ideale per le attuali e moderne tendenze di design e arredamento.
Priva di orpelli e fronzoli, la porta, in questo modo, diventa totalmente invisibile.
La Porta
La peculiarità delle porte cosiddette a filomuro è di non avere cornici e stipiti a vista. Per questo motivo riprendono spesso la finitura già esistente della parete, nel colore e nel materiale. Spesso vengono rifinite in modo diverso a seconda del lato e della stanza in cui vengono montate.
Le tradizionale tipologia di apertura a battente fa sì che l’anta ruoti intorno all’asse tramite cerniere fissate sullo stipite sul lato opposto a quello della maniglia. Possono anche essere reversibili, cioè se ne può stabilire il senso di apertura.
La porta viene fornita completa di telaio, serratura e cerniere. Su richiesta disponibile anche in misure fuori standard. Il pannello porta è disponibile in varie colorazioni e in finitura in primer in modo da essere verniciabile a proprio gusto o esattamente dello stesso colore della parete.