Davanti alla Commissione Affari costituzionali del Senato sono in corso le audizioni relative al decreto Milleproroghe. Un provvedimento che riguarda da vicino le imprese artigiane. Andiamo a scoprire i contenuti dell’intervento di Confartigianato e Cna.
In sintesi, le due realtà chiedono di posticipare al 2026 l’introduzione dell’obbligo assicurativo contro i rischi catastrofali, estendere fino al prossimo 30 giugno la cassa integrazione straordinaria e sospendere per tutto il 2025 i versamenti tributari per le imprese del settore moda.
Milleproroghe: la posizione delle imprese artigiane
Nello specifico, Confartigianato e Cna rilevano che la data del 31 marzo prossimo per l’obbligo assicurativo non consente al mercato di organizzarsi sia sul lato dell’offerta e sia su quello della domanda. Il perdurare della crisi del comparto moda richiede di prorogare le misure straordinarie di sostegno al settore.
Inoltre le due associazioni apprezzano la proroga al 1° gennaio 2026 dell’applicazione del nuovo regime di esenzione Iva per le operazioni realizzate dagli enti associativi, mentre chiedono di prorogare l’applicazione del foglio di servizio elettronico per gli Ncc e relative sanzioni.
Infine è necessario allungare le tempistiche di completamento della prima scadenza del Rentri (Registro elettronico per la tracciabilità dei rifiuti) dal prossimo febbraio a giugno.
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