L’intonaco antincendio è un materiale alleggerito applicabile a spruzzo su strutture in acciaio, cemento armato e laterizio. Rispetto a soluzioni come pannellature o controsoffitti, offre vantaggi economici grazie alla velocità di posa e al costo ridotto del materiale. Per superfici ridotte, è possibile una posa manuale utilizzando betoniere o trapani con frusta.
Imballaggio, miscelazione e stoccaggio
Gli intonaci antincendio sono forniti in sacchi premiscelati, contenenti la corretta composizione per garantire densità e resistenza al fuoco certificate. È fondamentale verificare l’integrità delle confezioni e rispettare le indicazioni di stoccaggio, evitando che il materiale si deteriori diventando umido o indurito.
Attrezzatura per la posa
Per l’applicazione meccanica di un intonaco come Protherm Light, sono necessarie:
- Intonacatrice (PFT G4-G5 o IMER Koine 3);
- Miscelatore elicoidale a pala piena;
- Polmone e vite a passo lungo per isolante (es. D8/1,5);
- Ugello finale (10-14 mm);
- Turbo o Mini Turbo per facilitare la posa (opzionale).
Procedura di applicazione
- Miscelazione: Versare un sacco completo nella tramoggia della macchina intonacatrice. Utilizzare acqua pulita, regolando il flussimetro in base alle indicazioni del manuale.
- Spruzzo: L’intonaco, miscelato e pompato, viene applicato alla superficie da una distanza ideale di circa 30 cm, variabile a seconda dell’ugello.
- Spessore: L’applicazione può avvenire in una o più mani, a seconda dello spessore richiesto.
Influenza delle condizioni ambientali
Le condizioni climatiche influiscono sulla posa:
- Temperature basse (<5 °C): Il congelamento dell’acqua compromette la miscelazione e l’adesione.
- Temperature elevate: L’irraggiamento solare può causare distacchi, specie su superfici metalliche, a causa del surriscaldamento durante la maturazione dell’intonaco.
- Umidità e asciugatura: Climi umidi o freddi rallentano l’asciugatura; condizioni primaverili sono più favorevoli.
Trattamento post-applicazione e verifica degli spessori
Dopo la posa, è possibile eseguire trattamenti superficiali come staggiatura o verniciatura senza compromettere la resistenza al fuoco. Eventuali danni possono essere riparati con applicazione manuale. Lo spessore finale è determinante per garantire la protezione al fuoco e deve rispettare i requisiti progettuali.
Verifica delle superfici di posa
Le superfici di posa devono essere idonee e pulite, prive di polveri, oli o grassi. Per preparare superfici in acciaio o calcestruzzo, si consiglia l’idrolavaggio. Vernici preesistenti devono essere verificate: se in buono stato, possono essere trattate con primer epossidico per migliorare l’adesione; in caso contrario, devono essere rimosse tramite sabbiatura o idrolavaggio.
Conclusioni
La posa degli intonaci antincendio segue le regole di buona tecnica valide per tutti gli intonaci alleggeriti, ma richiede maggiore attenzione alle superfici di posa e alle condizioni ambientali. Si raccomanda l’impiego di imprese specializzate, come MG Fire S.r.l., per garantire risultati ottimali.