Resistenza, prima di tutto.
Vantaggio nel rapporto qualità-prezzo e praticità le ragioni della scelta della resina, ma sono molte altre le caratteristiche che rendono questo materiale perfetto per l’uso in questo ambito: su tutte la sua resistenza meccanica e chimica. “Cosa si intende per resistenza della resina e relativa classificazione è stabilito dalla norma UNI EN ISO 10874 che definisce aree e intensità di utilizzo e fornisce istruzioni per la scelta della classe appropriata di pavimento: le classi sono a loro volta associate a valori numerici che identificano il grado di resistenza del pavimento. Più è alto il valore, più è alta la resistenza. Per il settore scolastico non si dovrebbe mai scendere al di sotto della classe 34 commerciale” dichiara Andrea Penati, Amministratore Delegato e Direttore Tecnico di IPM Italiache prosegue “i sistemi IPM Italia garantiscono massima resistenza e appartenenza alla classe corretta di riferimento per l’edilizia scolastica”.
La sicurezza di un pavimento in resina: antisdrucciolo, igienica, non infiammabile e atossica
"Se opportunamente formulata è un materiale antisdrucciolo, atossico e non infiammabile. Rispetto a una pavimentazione a piastrelle è una pavimentazione continua e senza fughe, che non accumula polvere e sporcizia, risultando facilmente lavabile con acqua e detergente. Se additivata con una tecnologia specifica come IPM Sanix, la resina si preserva dalla proliferazione batterica fino al 99%" , prosegue Penati.
La resina è un materiale inerte: una volta posata e catalizzata è atossica e non rilascia sostanze nocive nell’ambiente, garantendo un ambiente salubre e un’aria indoor priva di sostanze nocive. Importante, anche qui, il ruolo della formulazione, della scelta delle materie prime, di progettazione e posa a regola d’arte: solo così è possibile garantire queste caratteristiche.
“I pavimenti in resina negli edifici scolastici devono essere rigorosamente antisdrucciolo, come richiesto dalla normativa italiana. Per essere considerata tale, la pavimentazione deve essere sottoposta a test. Secondo la normativa tedesca DIN 51130 che esprime la scivolosità in funzione dell’angolo di scivolamento ed individua gli intervalli “R” per ciascuna destinazione d’uso della pavimentazione, più è alto il rischio di scivolamento maggiore deve essere la classe “R” di appartenenza del pavimento, per limitare al massimo i danni accidentali derivanti da eccessiva scivolosità. Tutti i nostri sistemi sono antisdrucciolo e dotati di certificazione”, prosegue Penati.
La resina è un materiale non infiammabile. Anche qui, la norma EN 13501-1 fornisce la procedura di classificazione in base ai risultati delle prove di reazione al fuoco di tutti i prodotti da costruzione, compresi i pavimenti in resina. Secondo il DM del 15 marzo 2005 (con le modifiche introdotte con il DM del 16 febbraio 2009) i pavimenti ritenuti idonei ad essere installati in attività disciplinate da specifiche disposizioni tecniche di prevenzioni incendi, come gli edifici scolastici, sono quelli classificati tra la classe A1fL e le classi Bfl-s1 o Cfl-s1: queste sono le uniche classi accettate e ritenute adatte per pavimentare tutti i luoghi adibiti all'insegnamento. Tutti i sistemi IPM Italia rientrano in queste classi di reazione al fuoco.
Un occhio all’estetica e al comfort acustico
La resina è resiliente: ha cioè un certo grado di flessibilità che permette un’azione ammortizzante quando si cammina e un impatto più naturale sul corpo e sulla colonna vertebrale rispetto ai pavimenti duri. Si adatta esteticamente agli ambienti in cui viene posata: colori e finiture integrate nel design dell’edificio rendono il pavimento un elemento visivo gradevole, piacevole, coerente e in quanto tale favorevole all’apprendimento. L’isolamento acustico è reso possibile da sistemi modulari che assorbono l'impatto del suono, garantendo il comfort acustico e un minore rumore di calpestio. Se la manutenzione ordinaria viene rispettata correttamente, un pavimento in resina può durare decenni senza richiedere riparazioni e senza perdere il suo appeal estetico.
Green ed ecosostenibilità
I pavimenti tecnici in resina IPM Italia sono tutti privi di solventi tossici, metalli pesanti, emissione di VOC nocivi: garantiscono così la salubrità dell’ambiente e anche un’attenzione al tema dell’edilizia sostenibile. “Riassumendo, possiamo dire che i vantaggi della resina vanno ben oltre l’essere un materiale pratico e con un ottimo compromesso tra alte prestazioni e rapporto qualità-prezzo. Pur non essendo tutte uguali, se opportunamente formulate con materiali di prima qualità e correttamente prodotta e posata garantiscono standard igienici e di sicurezza elevatissimi”, conclude Penati.