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Soffitti Armstrong Building Products per l'aeroporto di Bari Palese

Edilizia di
Nuovi spazi più confortevoli per i passeggeri grazie ai soffitti metallici lay-in con dettaglio bordo Tegular

 

I soffitti metallici microperforati Lay-In con dettaglio bordo Tegular di Armstrong Building Products hanno pienamente soddisfatto le esigenze di acustica e design nell’ambito del progetto di ampliamento della nuova aerostazione passeggeri dell’Aeroporto Karol Wojtyla di Bari Palese curato da Tecno Engineering 2C S.r.l. di Roma – Società di Ingegneria con una forte specializzazione nella progettazione di infrastrutture aeroportuali e da RPA – Società di Architettura e Ingegneria attiva in Italia e all’Estero dal 1969.

In seguito, in fase di progettazione esecutiva, l’Arch. Francesco Sindoni del SAIR EuropeGruppo Europeo d’Architettura, Urbanistica ed Ingegneria – ha riproposto quanto già previsto dai progettisti dell’opera.

L’opera nasce dall’esigenza della Committenza di far fronte all’esponenziale crescita di traffico aereo sullo scalo barese, che ha registrato, soprattutto negli ultimi anni, un sensibile incremento, raggiungendo quasi i 4 milioni di pax/anno.” commenta l’Arch. Nicola Antenucci di Tecno Engineering 2C che continua “Obiettivi prioritari dell’intervento, dunque, erano: favorire spazi adeguati rispetto alla domanda, introdurre soluzioni architettoniche e tecnologiche volte ad assicurare la massima efficienza energetica ed un basso impatto ambientale dell’edificio e, infine, conferire una forte identità architettonica della struttura, integrandola in modo armonico con quella già esistente.”

In tal senso, l’estensione dell’edificio ha riguardato, in fase di progettazione definitiva, solo il lato est, con l’aggiunta di un’ala a forma trapezioidale, di circa 130mx25m di profondità, che caratterizza, con geometrie rigorose, lo stile dell’intervento. Si è così realizzato un prolungamento delle sale di imbarco, ponendosi in continuità con quelle esistenti, per un incremento totale della disponibilità degli spazi di complessivi 7.040m2, distribuiti su più livelli e, al contempo, della qualità dei servizi offerti. Particolari accorgimenti sono stati adottati, sia dal punto di vista impiantistico che architettonico, per abbattere i consumi energetici dell’edificio come, ad esempio, la costituzione di una grande “vela”, a sud verso il land-side, con pannelli fotovoltaici integrati nella facciata e la scelta della stratigrafia dei cristalli delle vetrate, che combina vetri a controllo solare e basso emissivi.

Forte anche l’imprinting stilistico conferito all’interior design, volto a creare un forte legame simbolico con il territorio attraverso elementi che ne richiamino la cultura e la tradizione costruttiva. Ne sono un esempio, la fila centrale di pilastri all’interno dell’Aerostazione e quella del porticato esterno, interamente rivestite in pietra locale, che rievocano il federiciano Castel del Monte oppure, gli inserti decorativi, realizzati con tavole in legno di ulivo e di riuso proveniente da imbarcazioni dismesse. Un ulteriore elemento distintivo è rappresentato dal particolare lucernario posto nel cuore dell’ala che, disegnando un profondo vano ellittico, attraversa verticalmente l’intera aerostazione, in corrispondenza della scala mobile, mettendone in comunicazione visiva i vari piani.

In tale scenario, i controsoffitti metallici microperforati Lay-In di Armstrong Building ProductsAzienda specializzata nella produzione e commercializzazione di soluzioni complete per controsoffitti acustici – hanno giocato un ruolo determinante. In sede di esecuzione dei lavori è stata, infatti, redatta una perizia di variante ad opera dell’ufficio di Direzione Lavori, composta dallo stesso team di progetto, volta a curare nel dettaglio la progettazione dei soffitti allo scopo di caratterizzare architettonicamente le sale partenze, fungendo da trait d’union tra i particolari elementi decorativi utilizzati e la luce naturale proveniente dal grande lucernario. All’interno di quest’area, infatti, il controsoffitto forma delle onde che si propagano su tutta la lunghezza della hall e si espandono, a partire da una scia luminosa che indica visivamente il percorso principale e che ripropone, a soffitto, lo stesso disegno del pavimento in resina.

Gli elementi Lay-In si sono rivelati, da questo punto di vista, molto versatili e funzionali, in quanto per la realizzazione dell’onda è stato necessario eseguire dei tagli su numerosi pannelli al fine di creare delle sagome irregolari in corrispondenza dei bordi curvi del soffitto, ottenendo comunque elementi sempre planari e privi di deformazioni. Le linee essenziali e pulite degli elementi, conferiscono al soffitto un aspetto estetico liscio e compatto garantendo, contestualmente, elevate prestazioni. La microperforatura, infatti, con foro da ø1.5mm, unitamente ad un velo acustico applicato a caldo sul retro del pannello, accrescono ulteriormente il livello di correzione acustica degli ambienti, assicurando un assorbimento pari 0.70αw, che può arrivare fino a 1.00αw in caso di utilizzo del velo acustico della serie Premium OP19 di Armstrong Building Products. Ottime le performance anche in termini di riflessione della luce, pari a circa l’85%, a favore di un ambiente più gradevole e confortevole ed un maggior risparmio energetico.

Alessandro Buldrini, Regional Sales Manager di Armstrong Building Products dichiara: “Ringraziamo Tecno Engineering 2C per aver creduto nella validità delle nostre soluzioni. Lay-In rappresenta sicuramente una delle soluzioni metalliche più valide, presenti nel nostro catalogo, per essere applicate in questa tipologia di contesti. Non solo perchè è in grado di assicurare il giusto equilibrio tra design, prestazioni acustiche e illuminazione naturale, elementi sicuramente fondamentali per plasmare spazi più confortevoli, ma anche per le elevate qualità tecniche del soffitto. Tutte proprietà che hanno permesso di soddisfare, in modo esaustivo, tutti i parametri tecnici definiti in fase di progettazione da Tecno Engineering 2C e da RPA.”