Il legno è un materiale che fa da sempre parte della tradizione edilizia mondiale, basti pensare che il primo concetto di casa (diverso dalle grotte) è nato nell’età neolitica e includeva l’utilizzo di questo spettacolare materiale. Nel tempo, però, ha subito vari processi per arrivare al grado di tecnologia oggi conosciuto.
Ma quali sono le tipologie di travatura oggi acquistabili in commercio?
Le varie tipologie
Prima di tutto dobbiamo differenziare le due grandi famiglie di prodotto, all’interno delle quali troviamo molteplici tipologie indipendentemente dalla specie legnosa, ossia: travi in legno massiccio e travi in legno composito.
Che differenza sostanziale troviamo tale da generare queste due macro famiglie?
Il legno massiccio è “l’antico” materiale da costruzione e si ricava dalla semplice scortecciatura e sezionatura di tronchi di legno. Può essere fresco, stagionato o essiccato e di varie forme, dalle quali ne derivano le varie tipologie.
All’interno di questo grande ceppo troviamo:
- Uso fiume: ha sezione tondeggiante o quadrangolare smussata profondamente.
- Uso trieste: è sostanzialmente un tronco scortecciato. Mantiene la sezione tondeggiante ed è di forma conica. È quasi completamente scomparso in commercio, infatti, si usa quasi esclusivamente per i lavori di restauro.
- Spigolato: ha sezione quadrangolare o rettangolare ed è a spigolo vivo.
Ma passiamo alle travi composite. Questo gruppo risulta essere molto più popolato rispetto a quello del massiccio. Essendo il risultato di varie trasformazioni, questo lo troviamo esclusivamente essiccato.
Tra i più utilizzati commercialmente, al suo interno troviamo: Lamellare, Bilama, KVH e microlamellare.
Lamellare: è quello ad oggi commercialmente più utilizzato. Si tratta di tavole essiccate (chiamate lamelle) giuntante di testa con un incastro a pettine e colla, mentre sono incollate e pressate in altezza. Essendo un materiale artificiale ha svariate dimensioni, sia quadrangolari che rettangolari ma può anche avere forme speciali come curvo e boomerang. È il più utilizzato grazie alla sua versatilità, maggiore resistenza e qualità estetica (tutte le lamelle utilizzate nel processo vengono meticolosamente scelte con macchina a controllo numerico).
Bilama: ha lo stesso processo di fabbricazione del lamellare, solo che in questo caso le lamelle sono poste in senso verticale invece che orizzontale risultando così avere inferiore classe di resistenza rispetto al lamellare.
KHV: è legno spigolato essiccato e giuntato di testa con incastro a pettine. Viene principalmente utilizzato per le strutture a telaio degli edifici in legno.
Microlamellare: è composto da sottilissimi fogli di legno pressati e incollati fra loro (ha un aspetto simile al plywood). Ha un’altissima resistenza meccanica, che permette così di ridurre le dimensioni di sezione delle travi.
Grosso Legnoarchitetture ha la possibilità di fornire tutte le tipologie citate, quindi adesso che ne sai di più, cosa aspetti? Scegli il materiale più adatto alla tua struttura in legno e contatta l'azienda!