Input concreto
“Ci siamo distinti!”, racconta l’architetto Andreas Profanter di noa* “network of architecture”, lo studio fondato nel 2011 a Bolzano e in continua espansione, con una sede anche a Berlino e presto anche a Milano. Il giovane architetto si mostra spontaneo e affabile, spiegando l’importanza dell’ascolto dei desideri dei clienti in tutte le fasi di progettazione. Questo comporta “che alla fine qualcosa può risultare diverso da quanto ci si aspettasse all’inizio”. L’architetto ne è consapevole, perché “dopotutto, è il committente a decidere!”. Progettare nel campo dell'ospitalità significa non solo mettere al primo posto le esigenze e i desideri dei committenti, ma anche i bisogni dei potenziali ospiti.
Creare diversi mondi di esperienza
Ancora prima di mettere mano al progetto si è svolto un briefing con il committente, durante il quale gli albergatori hanno domandato ad alcuni bambini cosa li facesse divertire e quali esperienze amassero fare durante un soggiorno in hotel. Dalle risposte dei piccoli ospiti è emerso un forte bisogno di azione e movimento: gli architetti hanno avuto molto di cui fare tesoro, come spunti di realizzazione: così hanno preso vita numerosi e variegati spazi attrezzati, dalla pista di pattinaggio sul ghiaccio presente tutto l’anno, alla fantastica pista da sci sul tetto polifunzionale, passando per un parco avventura acquatico con vari scivoli arrivando fino ad uno spazio con un trampolino.
Una storia affascinante
Ripercorrendo la storia del primissimo hotel del Falkensteiner Michaeler Tourism Group – oggi gruppo di imprese del turismo di lusso, presente ad oggi in 7 paesi e con esclusiva gestione di hotel a 4 e 5 stelle – una volta c’era soltanto una piccola locanda sulle rive di un laghetto in Alto Adige, una struttura piccola che è divenuta in seguito un grande hotel a conduzione familiare, con 82 camere, in stile tirolese.
Ora il complesso ha subito nuovamente una notevole ristrutturazione, durante la quale si è cercato, da un lato, di mantenere la struttura di base dell’edificio e, dall’altro, di esaltare alcuni elementi peculiari dell’edificio esistente. Il numero delle camere è aumentato a 118 e l’intero design degli interni, la sala ristorante e tutto l’arredamento sono stati riprogettati. Inoltre, è stata data un’impronta nuova all’aspetto esterno caratterizzato da alluminio e legno.
A contraddistinguere in particolare questo progetto è stato il breve intervallo di tempo intercorso tra la progettazione e la realizzazione: la trasformazione è stata eseguita in soli due anni.
Il punto di forza degli architetti è l’approccio olistico. Durante la progettazione, essi raccontano storie che trovano continuità dall’involucro esterno fino all’interno con un design degli interni, dell’illuminazione e dei prodotti studiato nei minimi dettagli. Concetti avvolgenti, completi e raffinati, dunque.
L’attrazione principale
“Penso che la cosa più bella sia passeggiare sulla copertura ondulata. Questo è un valore aggiunto che prima non c’era”, dice entusiasta Andreas Profanter davanti al sinuoso elemento che abbraccia e si distende dalla copertura verso il lago, avvolgendo l’intero complesso. È sorprendente come tale struttura, nonostante il sistema costruttivo massiccio, esprima leggerezza ed agilità nella sua finitura dinamica. Infatti, la balaustra sviluppata come soluzione architettonica speciale e fasciata dalle scandole per facciata PREFA in P.10 marrone, è un vero e proprio capolavoro tecnico diventando un’attrazione sorprendente. Gli architetti cercavano un materiale da costruzione che avesse le dimensioni più piccole possibili, con cui poter creare il raggio minimo. Per testare preventivamente la validità della soluzione, è stata ricreata una porzione della balaustra su una lunghezza di 4-5 metri. Il risultato si è rivelato ottimale: “Lattonieri abili, come quelli dell’azienda Kammerer di Casteldarne, sono il requisito fondamentale per un progetto come questo”, afferma Andreas Profanter, a cui sta a cuore anche la valorizzazione delle professionalità del territorio. L’intera balaustra compresa di intradosso è stata interamente rivestita dagli esperti lattonieri con le scandole per facciata PREFA, prestando la massima attenzione ai dettagli di finitura. Il materiale di rivestimento in alluminio PREFA è stato fornito dall’azienda Alpewa, rivenditore PREFA in esclusiva per l’Italia.
Collaborazione, innovazione e esperienza: i fattori di qualità
Un’ulteriore particolarità della grande copertura piana è stata la progettazione di aree adibite ad accogliere piante piuttosto grandi e alberi, con uno strato di terra profondo circa 7 metri. Il tetto verde polifunzionale è il risultato di una straordinaria collaborazione di architetti e lattonieri. Anche le Scandole Prefa, duttili e di piccolo formato, grazie alla loro leggerezza hanno reso possibile la trasformazione di una tradizionale costruzione in legno, in un moderno resort per famiglie e con un fattore di benessere ancora maggiore.