Villa Brandolini d’Adda sorge nel centro di Solighetto di Pieve di Soligo (TV), in posizione dominante con vista panoramica sulle colline circostanti. Costituita da un lungo corpo padronale con loggia ad archi centinati, una barchessa porticata, le serre, la cappella gentilizia ed alcuni annessi, la villa settecentesca rappresenta la nuova residenza che i Brandolini scelsero di collocare nel cuore della Gastaldia.
L’acquisizione comunale, nel 1977, si pone l’obiettivo di trasformare il complesso in un centro culturale aperto all’intero territorio in cui possano trovare sede prestigiosa enti ed istituzioni fra cui il Consorzio di Tutela del Prosecco, il Museo e l’Istituto Musicale dedicato alla soprano Toti Dal Monte, la Fondazione Francesco Fabbri. Più recentemente un ampio spazio è stato destinato a sede espositiva.
Nel 2003 l’Amministrazione valuta necessaria una verifica degli obiettivi iniziali: la presenza di attività improprie, le normative di sicurezza, il degrado, la vetustà e inadeguatezza degli impianti, richiedono infatti l’elaborazione di uno studio finalizzato alla conoscenza dello stato di conservazione, all’individuazione delle destinazioni d’uso compatibili ed alla programmazione degli interventi.
Sulla base di tale studio si avvia così il restauro dell’oratorio settecentesco, a cui seguono la manutenzione straordinaria degli impianti della villa, il recupero della barchessa, con la nuova sala conferenze sede del Consiglio Comunale, il restauro della fontana e dell’accesso pedonale dalla piazza, i due lotti del restauro del corpo padronale e delle serre, la manutenzione ed illuminazione dei percorsi esterni.
Viene inoltre installato un ascensore per consentire il superamento delle barriere architettoniche della villa e della barchessa. Un insieme di interventi in cui, nel pieno rispetto dell’esistente, si è operato per aggiunta e non per sottrazione, in modo reversibile, con impiego di elementi dichiaratamente moderni e minimalisti.
Una prima importante tappa per la villa, anche se ulteriori progettualità l’attendono: il restauro delle facciate e del giardino, la sistemazione della piazza e i nuovi parcheggi, l’ampliamento delle zone espositive finalizzato alla valorizzazione e promozione dei prodotti locali. Interventi di restauro di particolare prestigio come quello a Villa Brandolini necessitano di materiali appositamente studiati, che non disturbino con la loro presenza l’armonia visiva e neanche che siano fonte di degrado strutturale.
La soluzione è stata RÖFIX NHL5 Calce idraulica naturale sec. EN 459-1, già materiale protagonista di molteplici interventi restaurativi di successo. La calce idraulica naturale si ottiene dalla cottura di naturali oppure di mescolanze omogenee di pietre calcaree e di materie argillose: in base alla resistenza meccanica e al tenore di calce libera contenuti si distinguono calci idrauliche NHL 2, NHL 3,5, NHL 5, in cui l’ultima sigla designa il materiale più puro ed eccellente.
Utilizzate nell’antichità come materiali da costruzione estremamente pratici ed affidabili, la calce e la calce idraulica sono oggi protagoniste nel campo dell’edilizia e del restauro e, per le serre di Villa Brandolini, RÖFIX ha proposto il suo legante idraulico naturale per intonaci e malte studiato appositamente per il restauro. Si tratta di una calce idraulica di origine naturale cotta in modo dolce, utilizzabile non solo come intonaco ma anche come deumidificante a cui è stato aggiunto coccio macinato e sabbia in grana sino a 5-6 mm.