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Volteco per la nuova “Cittadella della giustizia” di Venezia

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Spazio alla nuova “Cittadella della giustizia” nel compendio Ex-manifattura tabacchi di Venezia. Le tecnologie Volteco per un intervento di recupero sotto il segno della modernità

Spazio alla nuova “Cittadella della Giustizia” nel compendio ex Manifattura Tabacchi di Venezia. Le soluzioni e le tecnologie Volteco sono state protagoniste dell’intervento volto alla trasformazione della struttura.

La proposta progettuale, che interessa l’area tra il Rio delle Burchielle e il Rio di Sant'Andrea, è stata concepita con l’obiettivo di preservare e valorizzare le caratteristiche storiche e archeologiche dell'area, creando un continuum armonico tre le nuove strutture e il contesto storico presente.

Il progetto, che rientra tra le misure del Piano Nazionale per la Ripresa e Resilienza (PNRR), prevede interventi di ristrutturazione volti al riuso degli edifici, mantenendo l'integrità storica e architettonica, nel rispetto dei criteri di restauro e recupero degli edifici esistenti, con particolare attenzione all’efficienza energetica e alla sostenibilità dell’intervento edilizio secondo quanto stabilito dai Criteri Minimi Ambientali (CAM).

L’intero complesso, che sarà adibito a ospitare uffici giudiziari con una distribuzione funzionale su più piani, sarà oggetto di un’ottimizzata distribuzione degli spazi per garantire funzionalità e sicurezza, con percorsi dedicati e aree specifiche per diversi utilizzi. Una commissione importante che ha richiesto, oltre a un cambio di destinazione d’uso, opportuni interventi di adeguamento e rinforzo strutturale per far fronte, da un lato, all’incremento di prestazioni richieste e, dall’altro, alla presenza di importanti situazioni di dissesto.

Per rendere indipendenti i tre edifici esistenti e migliorarne il comportamento sismico, sono stati realizzati dei giunti strutturali a tutta altezza. A livello di fondazioni, è stata prevista la realizzazione di una platea, che raccorda i plinti e le travi di fondazione, che a loro volta scaricano su micropali. Il sistema fondazionale si integra in maniera armonica con i sistemi di impermeabilizzazione predisposti per la realizzazione della vasca di contenimento dell’alta marea, risolvendo così gli evidenti problemi di infiltrazione causati dall’alta marea.

La realizzazione delle fondazioni ha richiesto lo scavo al di sotto dell’attuale piano di calpestio fino a quote inferiori rispetto alla quota del livello medio del mare. Per garantire la continuità strutturale sia delle nuove fondazioni che del sistema di impermeabilizzazione sono state progettati idonei sistemi provvisionali di sostegno delle strutture: puntelli e centinature a sostegno dei solai per permettere l’inserimento al piede delle colonne di martinetti, ove presenti; elementi di discontinuità della vasca di contenimento, che hanno richiesto un trattamento specifico di sigillatura.

Per tutti gli interventi di impermeabilizzazione e sigillatura sono state utilizzate le tecnologie Volteco. In particolare, per la protezione delle murature è stato applicato l’intonaco fibrorinforzato, con funzione impermeabile, Bi Mortar Plaster Seal. Nello spessore dell’intonaco, per migliorare la resistenza alla pressione dell’acqua, e considerata la presenza di sali, è stata inserita l’apposita rete Revomat, rete in fibra di vetro Ar, collegata alla muratura con gli appositi connettori in acciaio al carbonio con zincatura elettrolitica.

Sull’intonaco, una volta maturato, è stato steso il rivestimento impermeabile, polimero modificato, bicompontente a elevata flessibilità Plastivo 250, ideale per superfici sottoposte a spinta idrostatica negativa. Per realizzare la continuità del sistema impermeabilizzante, sul piano orizzontale, è stata applicata, sotto platea, la membrana autoagganciante bentonitica Volgrip LH.

Essendo la platea svincolata dalle opere verticali, e in ottemperanza alle prescrizioni costruttive imposte dalla Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna, si è provveduto a sigillare il giunto lungo il perimetro mediante la posa della guarnizione WT Expansion, caratterizzata da un’elevata resistenza al carico idraulico, ideale per la sigillatura dei giunti di dilatazione e contrazione, in abbinamento a WT Panel, pannello waterstop modulare idroespansivo, in grado di aderire per pressione alla struttura impermeabilizzandola. Il tutto sigillato con Akti-Vo 201, mastice idroespansivo perfetto per intervenire nei locali interrati anche con acqua in pressione.

Crediti immagini ©Setten

Lavori eseguiti dall'impresa Setten Genesio SpA di Oderzo.