Guida Pellet di Legno

Come scegliere il pellet migliore? 5 consigli

Per scegliere un buon pellet, senza farsi ingannare da un prezzo troppo basso o troppo alto, si possono seguire questi piccoli accorgimenti, che aiutano a fare un po' di chiarezza nella moltitudine di prodotti presenti sul mercato.

Il "Made in ..." che assicura un ottimo prodotto

Per un prodotto di qualità è necessario utilizzare un legno che garantisca un buon funzionamento. Alcuni Paesi sono specializzati nella raccolta e distribuzione di sostanza legnosa perfetta per ogni tipo di pellet. Vediamone alcuni:

  • Italia: per assicurarsi un acquisto che risponda a requisiti di buona qualità pur essendo "chilometro 0" potrai rivolgerti al pellet italiano, uno dei migliori sul mercato. Il territorio altamente boscoso dello Stivale, infatti, permette una produzione di pellet di alta qualità.
  • Canada: conosciuto per le sue foreste, questo Paese produce un pellet di abete rosso che mantiene un basso livello di umidità e una lunga autonomia di bruciatura. Può essere arduo reperirlo sul mercato.
  • Austria: anche il legno che proviene dall'Austria vanta buone proprietà, ma in questo caso è anche meno umido. Inoltre, si trova più facilmente nei rivenditori di pellet.

La cosa più importante è essere informati sulla normativa che vige in ogni Paese riguardo la produzione del pellet, che può variare in rigidità.

Certificazioni per una sicurezza in più

Per orientarsi al meglio nella scelta si devono controllare le varie certificazioni, che permettono alle aziende di dichiarare nero su bianco la qualità di ogni pellet.
Questi elementi, infatti, devono attenersi a delle normative sia a livello nazionale che internazionale per essere considerati di qualità.
Queste possono cambiare a seconda del luogo. In territorio italiano marchio di garanzia è Pellet Gold, in Austria è ÖNORMe, mentre in Canada CanPlus.
In tutta Europa la certificazione più prestigiosa è la EnPlus, che permette di suddividere i pellet in 3 livelli di qualità che vengono chiamate A1, A2 e B.
I primi due hanno una buona capacità di riscaldamento domestico, mentre l'ultimo, meno pregiato, viene utilizzato in ambito industriale.
La certificazione è un ottimo mezzo non solo per capire quanto il prodotto sia effettivamente di qualità, ma anche per assicurarti che non ci siano elementi tossici presenti nella confezione.

Come capire il formato ideale

Un buon pellet può essere scelto anche basandosi sulla sua forma. Di solito in commercio ci sono due tipologie: a cilindro o ovoidale. Fondamentale è la regolarità della struttura, che dev'essere comune a ogni singolo elemento.
Le misure sono un altro parametro da controllare: superati i 30 mm il processo di combustione potrebbe essere ostacolato. La misura standard si aggira intorno ai 21 mm, perfetta per agevolare ogni caricamento di stufe o grill. Come diametro ci si tiene sui 6 mm.

Sacchi ideali per la casa e per l'industria

Di solito la vendita di pellet si può rivolgere ai privati come alle aziende. Nel secondo caso viene tenuta di conto la quantità rispetto alla qualità, ed è per questo che per la casa i sacchi non superano i 15 kg, ideale per fare una buona scorta senza caricarsi eccessivamente.

Etichetta: l'alleato dei tuoi acquisti

Il consiglio più importante rimane prima di tutto effettuare una lettura precisa e accurata dell'etichetta di ogni prodotto, che ti indicherà non solo le certificazioni rispettate, la provenienza e il peso, ma ti aiuterà anche a valutare l'eventuale presenza di elementi pericolosi per la salute.

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