Bagni Mobili: cosa li distingue dai bagni chimici?

di guidaedilizia.it
bagni mobili sebach

Spesso si fa grande confusione tra queste due denominazioni che stanno a indicare due strumenti sanitari simili, ma non uguali. Ti sveliamo la differenza

 

A chi non è mai capitato di vedere, all’interno di un’area di cantiere, una cabina con la funzione di toilette? Si tratta di strumenti sanitari che non sono solo indispensabili, ma anche obbligatori: ne serve uno ogni dieci lavoratori - dove per lavoratori s’intendono tutte le persone coinvolte (anche subappaltatori, sorveglianti e dirigenti) - e devono essere igienici e sicuri. Lo dice il D.Lgs. 81/2008, mentre la successiva normativa europea UNI EN 16194:2012 ha specificato misure, distanze e dotazioni minime. Sai come si chiamano questi wc? Probabilmente hai già sentito parlare di bagni chimici e bagni mobili, ma devi sapere che queste due denominazioni non sono sinonimi. Andiamo allora a scoprire cosa distingue gli uni dagli altri.

Cosa sono i bagni chimici?

Un bagno chimico è fondamentalmente un serbatoio al cui interno sono predisposti dei liquidi sanitari (in genere idrossido di sodio e formaldeide): la loro azione combinata - caustica, disgregante e disinfettante - rende inerte il contenuto del serbatoio, che può essere in un secondo tempo asportato per essere smaltito.

In pratica, il bagno chimico svolge la funzione di una fossa biologica “in piccolo”, nelle situazioni nelle quali è impossibile realizzare una evacuazione dei reflui. Cantieri, certo, ma anche mezzi di trasporto (navi, camper), e in genere tutti i luoghi dove le fognature non arrivano.

Cosa sono i bagni mobili?

I bagni mobili che non rientrano nella categoria dei chimici sono anch’essi contenitori, ma non prevedono l’utilizzo dei liquidi sanitari di cui sopra: a intervalli regolari, vengono svuotati. I reflui e le acque grigie vengono portati via e smaltiti. Nel contempo, il bagno mobile viene “resettato”: non solo pulito e igienizzato, ma anche ricaricato dei consumabili (carta igienica e sapone o gel disinfettante).

Probabilmente assocerai queste cabine al colore rosso, caratteristico di una realtà che è leader nazionale nel settore dei bagni mobili: Sebach, azienda fiorentina che fornisce ai suoi clienti (direttamente o attraverso i suoi concessionari) il servizio completo di fornitura della cabina, di smaltimento di reflui e acque grigie e di reset del wc.

Cosa distingue i bagni mobili Sebach?

Il colpo d’occhio è così classico da fare ormai parte del panorama italiano. C’è un cantiere, e c’è un bagno mobile Sebach. La cabina (quasi sempre) rossa fa capolino ai bordi del piazzale di movimento dei mezzi, oppure tra le pile di materiale da costruzione, in alto nei palazzi in costruzione o semplicemente lungo la strada.

Perché Sebach è il punto di riferimento italiano per i bagni mobili? Vediamolo insieme:

  • mira a risolvere la questione della disponibilità di servizi igienici adeguati in situazioni complesse, come i cantieri, appunto. Nel tempo, l’azienda ha realizzato bagni mobili pensati per cantieri difficilmente raggiungibili e per situazioni nelle quali gli spazi sono davvero risicati, impedendo anche l’accesso ai furgoni dei concessionari;
  • La gestione dei reflui non è il solo fattore che l’azienda considera per rendere i propri bagni mobili quanto più sostenibili possibile: un altro elemento chiave è lo sciacquone, progettato per consumare soltanto un decimo di litro d’acqua ad ogni uso;
  • Non solo cantiere, però. Negli anni, i bagni mobili sono diventati la soluzione numero uno per ovviare ai limiti imposti dalle location nelle quali si svolgono spettacoli, concerti e ogni altro genere di evento all’aperto;
  • Aggiungiamo che Sebach offre un servizio completo dal sopralluogo, al posizionamento, al ritiro, alle pulizie ecc e che può contare su una rete di 60 concessionari che coprono tutto il territorio nazionale.

Se vuoi saperne di più sui bagni mobili Sebach, contatta l’azienda.